ESUBERI NELLA P.A. – Ecco i dati (incompleti) del Ministro per la Funzione Pubblica.

Come annunciato dalla stampa stamattina si è svolta la riunione in cui il Ministro per la Funzione Pubblica ha esposto i numeri degli esuberi in seguito all’applicazione della legge sulla spending review.

In sintesi.

Il Ministro ha premesso che nella documentazione consegnata riguardante esclusivamente le amministrazioni centrali (Ministeri, Enti di Ricerca, Enti Pubblici) non erano presenti le seguenti Amministrazioni:

  • Giustizia, Interno, Esteri perché hanno provvedimenti di legge ad hoc e seguiranno i loro iter in tempi leggermente diversi.
  • INPS perché dovrà attendere la riorganizzazione a seguito dell’accorpamento con l’INPDAP
  • Croce Rossa, Ice, gli Enti Parco e le forze armate per motivi abbastanza nebulosi o legati a processi legislativi in itinere

Il Ministro ha inoltre dato gli esuberi per i posti dirigenziali senza però formalizzarli nella documentazione consegnata. Si tratta di 48 posti da dirigente generale e 439 posti da dirigente di seconda fascia.

La mancata formalizzazione di questi numeri ci ha generato molte perplessità perché è evidente la differenza di trattamento con il personale delle aree funzionali.

Infine, al netto delle Amministrazioni escluse indicate sopra, i numeri sono i seguenti:

Per il comparto Ministeri:

 

  • Difesa                              1562
  • Sviluppo Economico           152
  • Ambiente                           2
  • Infrastrutture e Trasporti     598
  • Lavoro                              129
  • Beni Culturali                    664
  • Salute                              129

Per  il comparto della Ricerca

  • ASI         5
  • CNR       76
  • INFN     32
  • INGV     12
  • ISS          1

Per il comparto degli Enti Pubblici non Economici

  • INAIL               648
  • ISPELS              13
  • UNIONCAMERE   4
  • AGENAS             1

Per un totale generale di 4028 esuberi.

Il Ministro ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto per la gestione di            questi esuberi attraverso la fissazione di criteri generali per l’utilizzo dei vari strumenti a disposizione ovvero: pensionamenti, prepensionamenti e la mobilità collettiva.

A questo primo comunicato, esclusivamente informativo, seguiranno le considerazioni di questa Federazione sui numeri appresi oggi, preannunciando che quanto sopra coinvolge solo circa 100.000 lavoratori pubblici e quindi non sono per nulla esaustivi e conclusivi.

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Redazione
Segreteria

16 Risposte a “ESUBERI NELLA P.A. – Ecco i dati (incompleti) del Ministro per la Funzione Pubblica.

  • vincenzo
    12 anni fa

    HIHIHIHIHIHI!!!!!!!!!!!!!! Scusate mi viene da ridere. Ma vi hanno insegnato solo a parlate? HAHAHAHAHA! Siamo solo dei conigli. Dobbiamo reagire con la forza no con le parole, ci rendiamo conto!!!! mi sembra di assistere a una commedia, purtroppo drammatica. Nessuno ascolta, ormai, là vinta solo la menzogna, e questi grandi paroloni che girano…. girano e poi vanno al vento. Ragazzi una sola cosa bisogna fare “una rivoluzione con le Balle…..” non con le questioni democratiche e civile (è solo una presa per il c….!). I nostri antenati si sono battuti per arrivare a questo?????
    valutate voi va, io continuo a ridere hihihihihi per smaltire la rabbia.

  • Ivanov
    12 anni fa

    …spero che questa spendinge review non si trasformi in uno tsunami per tanti colleghi della pubblica amministrazione… e non mi piace chi pensa che se il problema non è suo chi se ne frega…

  • Ricardo Klement
    12 anni fa

    Gli esuberi ce li si è cercati creando un esercito di più ufficiali che soldati con le riqualificazioni, che nessuno è stato abbstanza intelligente da pensare di cancellare

  • Vinvenzo
    12 anni fa

    Dico solo questo la Nazione Italia è stata e sarà sempre uno Stato Oligarchico, cosa dico, chi ci governa? il sistema oligarchico è cosi suddiviso Legislativo, Esecutivo e Giudiziario a Capo c’è sempre un burattino comandato da un Burattinaio.

  • gianpaolo
    12 anni fa

    Siamo messi male come politici,fanno a gara per fare del male alla gente che lavora,diciamo a quelli dai 1800 in giù

  • Cittadino
    12 anni fa

    Certo che prendono degli stipendi enormi questi Manistri pardon ministri per trovare soluzioni così stupide. La crisi allargata comportera reazioni a catena con crollo della fiducia e dei consumi. Ma tanto a loro, questo sembra non importante.

  • tiziana
    12 anni fa

    DONNE DONNE DONNE DONNE DONNE
    MA DOVE SIETE?????
    VI HANNO MASSACRATO REGALANDOVI PRIMA CINQUE ANNI IN PIù PERCHE’ CE LO CHIEDEVA L’EUROPA……. MA QUANDO MAI!!! NELLE ALTRE NAZIONI EUROPEE STANNO MOLTO MEGLIO DI NOI.
    POI CI HANNO DETTO CHE SICCOME ERAVAMO DEL 1952 ALLORA DOVEVAMO MORIRE SUL POSTO DI LAVORO E NOI ZITTE!
    ABBIAMO FATTO I FIGLI E LI ABBIAMO CRESCIUTI SULLE NOSTRE SPALLE E ZITTE..
    .ABBIAMO FATICATO PER LA CASA, IL MATRIMONIO LA FAMIGLIA E IL LAVORO CHE CI RENDEVA LIBERE E ZITTE!
    ORA I NOSTRI CARISSIMI ANZIANI NESSUNO LI PUO’ ACCUDIRE SE NON NOI O DIRETTAMENTE O METTENDO MANO AL NOSTRO PORTAFOGLIO CHE ANCORA ABBIAMO GRAZIE AL LAVORO E AL NOSTRO SILENZIO.
    E’ ORA DI DIRE B A S T A A A A A

  • Maria Laura Petrongari
    12 anni fa

    in Italia comanda chi si alza prima la mattina. Poichè gli italiani hanno dormito pure troppo per 40 anni questo è quello che si sono regalati con le classi politiche che si sono succedute: Tanto è sempre valso il principio che ognuno dovesse coltivarsi l’orticello proprio. Ora che le masse non hanno più neppure garantito l’orticello in questione ognuno si ritrova senza casa e senza neppure più le briciole di pane che il ricco Epulone gettava ai propri cani sul pavimento in quanto per lui superflue. Non vengono più gettate alla plebe neppure le briciole. Finalmente è venuta l’ora di archiviare la filosofia per cui se ti impegnavi a fare il proprio dovere e ad essere un buon cittadino c’era sempre qualcuno che ti diceva sfottendoti ” ma chi te lo fa fare”.
    firmato:
    Maria Laura Petrongari Funzionario del Ministero del Lavoro idonea al famigerato concorso per 22 dirigenti che non saranno più assunti in casa propria (vedasi lettera del Ministro di messa a disposizione della Presidenza del Consiglio, della graduatoria .

  • Roberto Azzia
    12 anni fa

    Si prega voler annullare il mio commento a nome di Roberto Azzia perchè non ne vale
    la pena. grazie.

  • Roberto Azzia
    12 anni fa

    Roberto
    14 novembre 2012
    Io sono entrato in P.A. il 01.08.1972,ed ho compiuto più di 40 anni di servizio effettivo
    sono della classe 1952,sono stato fregato ogni volta che sono cambiate le regole delle
    pensioni,senza considerare che miei colleghi con diversi anni in meno di servizio di me,
    sono andati in pensione solo per un anno di età in più dello scrivente, ecco la grande
    fregatura degli scienziati dei Ministeri del Lavoro ed dell’Economia,anche con la collabo
    razione dell’Inps e Inpdap che hanno le mani in pasta.Lascio a Voi ogni commento.

  • mara
    12 anni fa

    Se si volesse raggiungere il massimo della pensione per motivi economici sembra che non si possa più fare: ci hanno tagliato anche le possibilità di scelta; che dire, ogni giorno che passa questi tecnici svelano la loro natura spietata verso i stipendiati e i salariati e condiscendente verso i più forti economicamente e socialmente: infatti nulla hanno fatto di reale nel segno di misure eque verso tutti, come avevano promesso, se non interventi di facciata e di effetto(Bliz a Cortina, ponte Vecchio a Firenze ecc. ). E’ ora che se ne ritornino nelle loro Università …….

  • Le opinioni sono tutte rispettabili quando parliamo di pensioni, ma, solo se la legge fosse uguale per tutti ( cosa che in Sicilia non lo e’ per via del fatto che la Trinacria e’ regione a statuto speciale……. ) e se la prima riforma delle pensioni – legge Dini del 1993 -, in Sicilia, fosse stata resa operativa, come lo e’ stato nel resto dello stivale italico, nell’anno predetto e non dieci anni dopo, e cioe’ nel 2003…. di che cosa vogliamo parlare? Una mia amica siciliana, mia coetanea nata nel 1956, nell’anno 2003, con 28 anni di contributi, e’ potuta andare in pensione sulla base dell’ultimo stipendio percepito – in barba a tutti i sistemi contributivo, retributivo misto e chi piu’ ne sa piu’ ne metta….. – Per avere quella stessa pensione, io dovro’ lavorare 16 anni di piu’ solo perche’, invece di essere targato REGIONE SICILIA, SONO TARGATO REGIONE MARCHE…… Non dimentichiamoci che, in Sicilia, c’e’ la ” COSA NOSTRA “……. GARIBALDI, sbarcando a Calatafimi disse: ” Qui o si fa l’ITALIA O SI MUORE ” …….. Se il Padreterno l’avesse fulminato in quel momento non sarebbe stato meglio? Meditate gente meditate……….

  • gabriella.deguglielmo
    12 anni fa

    Io vorrei che si salvaguardasse chi ha maturato i famosi 40 anni di lavoro e di contributi. A prescindere dall’età anagrafica, quando si è lavorato per così tanti anni e si è avuto cura anche della propria famiglia, si è veramente stanchi e si merita un po’ di riposo.

  • P. Bruno
    12 anni fa

    Per non parlare degli esonerati dal servizio con una legge specifica ed inclusi obbrobriamente tra gli esodati !!!!. Se lo Stato è il primo a non rispettare leggi e patti…….. Anche tra gli esonerati vi sono moltissime persone che raggiungerebbero pre-Fornero quota 96-97 o 40 anni di contribuzione !!!!. Credo che la vicenda esodati rispecchi la conduzione e l’organizzazione anche sindacale di questa nazione:
    CAOS !!!!!!

  • Alberto
    12 anni fa

    Alberto
    Dal 1° marzo ho acquisito i requisiti della vecchia riforma (tra età anagrafica e lavorativa sono già a quota 99) che mi consentirebbero il prepensionamento in base alla Spending Review. Spero anch’io che qualcuno si ricordi di quelli della mia classe: 1948!!! Non ce la faccio più!!!

  • salvatore
    12 anni fa

    Spero solo che qualcuno si ricordi, anzitutto, della classe 1952 (con ex quota 96) ovvero: I MASSACRATI… I MORTI VIVENTI!!!