AGENZIE DI STAMPA – AUDIZIONE COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA SUL DL 90/2014
(ADNKRONOS) Roma, 09-LUG-14 20:00
”Ribadiamo ancora una volta il nostro giudizio negativo nei confronti di una riforma basata su una logica di tagli lineari alla spesa pubblica, decisa in maniera unilaterale e che di certo non migliorerà l’efficienza della pubblica amministrazione”. Lo hanno detto il vice segretario generale dell’Ugl, Paolo Varesi, ed il segretario nazionale dell’Ugl Intesa Funzione Pubblica, Francesco Prudenzano, durante l’audizione che si è svolta oggi presso la Commissione Lavoro della Camera.
”Per quanto riguarda il cosiddetto ‘ricambio generazionale nella Pa’ – hanno spiegato -,con la modifica del trattenimento in servizio, il Governo pensa di creare migliaia di nuovi posti di lavoro, quando la realtà è completamente diversa e, soprattutto, le cifre sono notevolmente più basse. In merito alla mobilità obbligatoria, per cui è fissato il limite di
distanza di 50 chilometri, riteniamo la norma profondamente penalizzante per i lavoratori. Senza contare, inoltre, che nel testo le amministrazioni appartenenti allo stesso Comune vengono considerate un’unica unità produttiva in modo da poter bypassare il confronto con le organizzazioni sindacali: è necessario rammentare che la gestione di ogni ente è separata e che non si tratta di un semplice cambiamento di ufficio da poter gestire senza alcuna forma di dialogo con chi rappresenta i lavoratori”. (segue)
(Sec/Col/ADNKRONOS)
(ITALPRESS) ROMA 09-Lug-14 19:54
“Ribadiamo ancora una volta il nostro giudizio negativo nei confronti di una riforma basata su una logica di tagli lineari alla spesa pubblica, decisa in maniera unilaterale e che di certo non migliorerà l’efficienza della pubblica amministrazione”. Lo hanno detto il vice segretario generale dell’Ugl, Paolo Varesi, ed il segretario nazionale dell’Ugl Intesa Funzione Pubblica, Francesco Prudenzano, durante l’audizione che si e’ svolta oggi presso la Commissione Lavoro della Camera sul Dl 90/2014.
“Per quanto riguarda il cosiddetto ‘ricambio generazionale nella Pa’ – hanno spiegato -, con la modifica del trattenimento in servizio, il Governo pensa di creare migliaia di nuovi posti di lavoro, quando la realtà e’ completamente diversa e, soprattutto, le cifre sono notevolmente più basse.
In merito alla mobilità obbligatoria, per cui e’ fissato il limite di distanza di 50 chilometri, riteniamo la norma profondamente penalizzante per i lavoratori. Senza contare, inoltre, che nel testo le amministrazioni appartenenti allo stesso Comune vengono considerate un’unica unità produttiva in modo da poter bypassare il confronto con le organizzazioni sindacali: e’ necessario rammentare che la gestione di ogni ente e’ separata e che non si tratta di un semplice cambiamento di ufficio da poter gestire senza alcuna forma di dialogo con chi rappresenta i lavoratori”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
“Rispetto ai possibili demansionamenti per i dipendenti collocati in mobilità a seguito di rilevazioni di eccedenze che ne faranno richiesta, sebbene la misura possa rappresentare un’ancora di salvataggio, e’ giusto ricordare che la diminuzione della retribuzione e’ contraria a quanto previsto dal Codice Civile. In merito alla riduzione dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali – hanno concluso – e’ necessario ricordare che stiamo parlando di risorse contrattuali, perciò riteniamo opportuno che ogni tipo di risparmio derivante da questa misura vada a costituire un fondo per i disagi che i lavoratori affronteranno proprio a seguito di una riforma che, ancora una volta, non punta all’efficienza e alla valorizzazione delle professionalità che operano nella Pa, ma che anzi le colpisce duramente”.
(ITALPRESS).
sono un lavoratore dipendente con circa 39 anni di servizio e 61 e 3 mesi di eta’…………NON CI VOGLIONO SCIENZIATI PER APPLICARE LA RIFORAMA………………………………..BASTEREBBE MANDARE A CASA I PIU’ VECCHI……………………APPLICANDO LE VECCHIE LEGGI…………………EVITANDO I DANNI CHE HANNO PRODOTTO LA FORNERO E MONTI. EVITANDO LA MOBILITA’ AI PIU’ GIOVANI. ED ASSUMENDO I GIOVNI E MANDANDOLI NEI POSTI.CHE DICONO LORO.