SCIPPO DEL SALARIO ACCESSORIO – UNA STRADA PREPARATA DA TEMPO!
Un vero e proprio scippo ai danni dei lavoratori.
Una volta un famoso politico, in quel momento ministro degli Affari Esteri, reagì stizzito quando, davanti al taglio del FUA, facemmo presente che, in questo modo, si riduceva il reddito dei lavoratori. Rispose, agitando il baffo, che lo stipendio non era stato toccato!
Era l’anno 2007 e già erano state buttate le basi, e non solo dettate da norme di legge, per aggredire ogni tipo di risorsa accessoria dei lavoratori pubblici, ove ce ne fosse stato bisogno. Metodo per fare cassa molto più facile e meno rischioso che aggredire l’evasione fiscale.
Ed eccoci “arrivati a dama”. Nel disegno di legge di assestamento del bilancio sono sparite le risorse contrattuali per i lavoratori dei ministeri relative alla produttività.
Ed è la prima volta che accade da quando esistono questi fondi. Sembra una risposta indiretta alla recente sentenza della Corte Costituzionale relativa al blocco dei contratti che perdura da 6 anni e che permette al governo di accedere a risorse contrattuali corrispondenti a circa 80 milioni di euro.
Se stiamo davanti a una riforma epocale della Pubblica Amministrazione, ed in effetti questo scippo ha qualcosa di epocale, non è certo come ce l’avevano presentata e proposta.
E, ricordo a me stesso, come questo tipo di operazioni sono accadute sempre a cavallo tra luglio e agosto, ad iniziare dal blocco della scala mobile e della contingenza, ma allora erano ricorsi a un patto sociale, ora soltanto ad una norma di legge.
Sono anni che siamo stati dichiarati prigionieri politici senza diritti dai Governi di Turno. Brunetta è stato il massimo… nemmeno più il diritto a collaborare nella gestione dell’organizzazione del lavoro e che hanno fatto tutti i sindacati? un silenzio complice per salvare il loro ruolo ritagliato di cinghie di trasmissione delle amministrazioni. E’ inutile imprecare. O abbiamo la forza di organizzare un vero conflitto come i minatori ingkesi contro la Tatcher o dichiaramoci prigionieiri politici e speriamo solo che non ci menino molto forte e che non inizino a torturarci
Per noi è troppo tardi ma per i giovani no, andate via…. Non solo vi hanno rubato il lavoro ma vi stanno togliendo anche la speranza!
Ai giovani e ai pensionati un solo consiglio: via da questa Italia! Si salvi chi puo’!