FARI ACCESI SUI CONTRIBUTI INPS
Di certo non sono passate inosservate le nostre iniziative per contrastare la prescrizione dei contributi “fantasma” ovvero di quei contributi INPS che, ancora, non compaiono sugli estratti contributivi dei dipendenti pubblici e della prescrizione.
Abbiamo scritto diverse comunicazioni, organizzato convegni invitando alti dirigenti INPS, rilasciato interviste, organizzato assemblee, raccolto le firme dei lavoratori …siamo sicuri che le nostre azioni, pressioni, iniziative ed il coinvolgimento dei lavoratori hanno indotto l’INPS ad emanare l’11 dicembre ’18 la circolare n.117 spostando la prescrizione in avanti ancora di un anno.
Non sappiamo se un anno sarà sufficiente a tutte le Amministrazioni a sanare le posizioni di tutti i lavoratori ma quel che è certo che anche nel 2019 non abbasseremo i riflettori su un problema che crea danni a lavoratori incolpevoli.
Ci eravamo impegnati a tutelare al meglio i lavoratori e ci stiamo riuscendo.
Abbiamo verificato che dal 2012 si rilevano i maggiori problemi di rilevanti “buchi contributivi”, in particolare per i dipendenti delle Amministrazioni dello Stato, causati dalle procedure di incorporazione dell’Inpdap nell’Inps, con il conseguente avvio di un problematico processo di riorganizzazione/integrazione fra le strutture.
È proprio tale aspetto che ha inciso, ed ancora oggi incide, sulla corretta contabilizzazione delle posizioni previdenziali dei dipendenti pubblici.
Tali periodi sono a rischio prescrizione? Pericolo scampato fino al 1° gennaio 2020, è stata, infatti, accolta la nostra richiesta di slittamento in avanti della presunta data di prescrizione e continueremo a chiedere rinvii per tutto il tempo che occorrerà all’INPS per ricostruire la posizione contributiva di tutti i dipendenti pubblici.
Invitiamo tutti i lavoratori a stare in allerta, accedendo al sito dell’INPS e verificare costantemente la propria posizione segnalando all’INPS le variazioni e/o i periodi mancanti.
Segretario Generale
(Claudia Ratti)