Smart Working per i lavoratori del Comparto Funzioni Centrali
Prot. 119 Ministro Dadone CCNL SMART WORKING
Al Ministro della Funzione Pubblica
On. Fabiana Dadone
Al Presidente dell’ARA
Antonio Naddeo
Signor Ministro,
L’emergenza CODIV ha modificato anche l’organizzazione del lavoro dei dipendenti pubblici che, con spirito di adattamento e di servizio, hanno velocemente stravolto le proprie abitudini conservando, ed in alcuni casi anche accrescendo, l’efficienza e la produttività.
Ma la situazione di emergenza si sta lentamente trasformando in ordinarietà e si pone la necessità di normare quanto prima non era neanche immaginabile potesse accadere.
Concordiamo con Lei allorquando, il 27 maggio, scrive alle Pubbliche Amministrazioni che occorre “fare tesoro dell’esperienza maturata” e che occorre “consolidare la diffusione del lavoro agile anche al termine dell’emergenza come primo passo verso un cambiamento culturale, prima ancora che organizzativo nelle amministrazioni volto a rendere la pubblica amministrazione più efficiente, più digitale, più smart”.
Siamo però consapevoli che durante il confronto, pur lungo, che ha portato alla sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Funzioni Centrali la disciplina dello Smart Working era considerata in molte Amministrazioni un’ipotesi residuale limitata a pochissimi casi, pertanto ben ci stava il devolvere la disciplina alla competenza dell’ Organismo paritetico per l’innovazione i “progetti di organizzazione e innovazione, miglioramento dei servizi, promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo – anche con riferimento alle politiche formative, al lavoro agile ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out- al fine di formulare proposte all’amministrazione o alle parti negoziali della contrattazione integrativa”.
Siamo però altrettanto consapevoli che, oggi, a seguito dell’emergenza sanitaria, il riferimento generico ad un organismo (peraltro neanche costituito in tutte le Amministrazioni) è insufficiente ed inutile.
Sappiamo anche che la Cassazione, il Consiglio di Stato e addirittura la Corte Costituzionale hanno più volte chiarito che le Circolari dell’Amministrazione non vincolano cittadini, aziende e neanche i giudici, non costituendo fonte di diritto e avendo la natura di meri atti amministrativi non provvedimentali.
Quindi, con tutto il rispetto, le Sue Direttive sullo smart working, Sig. Ministro, sono solo un’autorevole “indicazione” alle Amministrazioni che, a loro volta, disciplinano in piena autonomia ed in modo del tutto differente le une dalle altre, il medesimo istituto.
Ed è così che lavoratori dello stesso comparto che lavorano in regime di smart working, percepiscono il buono pasto se sono alle dipendenze (ad esempio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, dell’INPS o dell’Agenzia delle Dogane) e non lo percepiscono in molte altre Amministrazioni. Ed ancora… in alcune Amministrazioni hanno presentato progetti e sono svincolati ad orari, in altre devono rilevare la presenza e non hanno obiettivi.
Insomma, una varietà di soluzioni per disciplinare il medesimo istituto a fronte del sostanziale silenzio del CCNL.
Converrà con la scrivente O.S. che i tempi per avviare la contrattazione per il prossimo CCNL non sono brevi come dovrebbero, e come tutti i lavoratori si aspetterebbero considerato che il Contratto è scaduto il 31/12/2018, purtuttavia in questo momento riteniamo sia indispensabile che le parti (ARAN e OO.SS) disciplinino, in modo compiuto, lo smart working, prevedendo i tempi e le modalità per lo svolgimento ma anche, ad esempio, se e come il lavoro agile viene valutato ai fini della performance, se spetta o meno il buono pasto, ecc. ecc. e l’unico modo per farlo è procedere ad una integrazione del CCNL in corso.
Per quanto sopra, con la presente
CHIEDO
Al Sig. Ministro per la Funzione Pubblica di emanare un atto di indirizzo all’ARAN affinché si possa procedere, ai sensi del Decreto Legislativo 165/2001, ad un Accordo, ad integrazione del CCNL 12/2/2018, nel quale venga dettagliatamente disciplinato il lavoro agile.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale
Claudia Ratti