STOP ALL’AFFARE “BUONI PASTO”
Da moltissimi anni Confintesa FP insiste nell’idea che il valore dei buoni pasto deve essere inserito (e liquidato) in busta paga e deve essere esente da tasse.
Il motivo? Perché la diffusione dei buoni pasto genera un giro di affari ingiustificato per le aziende rispetto allo stesso valore del buono pasto, creando un lavoro inutile per la CONSIP che deve fare le gare, per le Amministrazioni che devono ordinarli e distribuirli ed un onere inutile per il lavoratore che deve spenderli.
L’”Affare Buoni pasto” è stato denunciato da molti anni ma, evidentemente, ragioni sconosciute (e mica troppo), continua, nonostante le complicazioni sia nell’approvvigionamento che nella spendibilità. Ed è così che conclusasi la vicenda del gruppo Qui! sfociata nel fallimento della società, siamo giunti all’annullamento di una gara per l’aggiudicazione dei buoni pasto da parte del Consiglio di Stato che, nella sentenza, mette in chiaro “Il meccanismo previsto dalla gara è il seguente:
- il fornitore realizza una rete di esercizi interessati a ritirare i buoni pasto utilizzati dal personale delle PP.AA. aderenti che vi beneficia;
- per ciascun buono pasto ritirato il convenzionato ottiene il rimborso del relativo valore, detratta la commissione/sconto incondizionato, che il fornitore dei buoni trattiene per sé, quale corrispettivo dovutogli dall’esercizio;
- a sua volta il fornitore, partecipando alla gara pubblica, propone uno sconto/ribasso sul valore di acquisto dei buoni pasto per la P.A. aderente”.
In buona sostanza, quando nel 2017 abbiamo denunciato la “cresta sui buoni pasto” non ci siamo sbagliati, ma a parte la soddisfazione, limitata, di aver centrato il senso della complicata ed inutile procedura, il problema non solo resta quanto sarà a brevissimo aggravato dall’annullamento dell’aggiudicazione del lotto 7 (Regione Lazio) della Convenzione Consip “Buoni pasto 9”, per effetto del quale le Pubbliche Amministrazioni non possono più procedere, tra l’altro, all’invio delle richieste di approvvigionamento finché la Consip non definirà le modalità da seguire.
Invitiamo i colleghi a segnalare i ritardi nel ricevimento dei buoni pasto alla e-mail segnalazioni@confintesafp.it perché adotteremo tutte le iniziative per evitare ulteriori danni.
Segretario Generale
(Claudia Ratti)