TRISTI STORIE DI DIRITTI ALLA DERIVA

Capitolo I: differenziali stipendiali negati

Il rispetto puntuale dei termini contrattuali nel settore pubblico si trasforma in un labirinto burocratico, con sindacati e lavoratori esasperati dall’assenza di sanzioni per i dirigenti negligenti ed un panorama politico apatico verso il miglioramento delle condizioni lavorative.

Ops, rettifichiamo: i tempi indicati dal Contratto sono pienamente rispettati solo se ci sono conseguenze a danno dei lavoratori, se invece sono riferiti ad un “facere” dell’Amministrazione sono ordinatori, ovvero meramente indicativi (il che comporta ritardi senza conseguenze anche di anni).

La situazione relativa all’art. 18 del CCNL 2019/2021 si sta aggravando. A maggio 2024 abbiamo chiesto l’interpretazione autentica all’Aran, poiché molte amministrazioni non riconoscono ai neoassunti già idonei il differenziale stipendiale previsto, nonostante il processo amministrativo per l’autorizzazione allo scorrimento delle graduatorie sia stato completato prima dell’entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale.

Chiariamo: il termine che avevano le Amministrazioni previsto dal CCNL per provvedere al nuovo ordinamento professionale è il 1° novembre 2022, gli assunti prima godono del vecchio regime di favore, quelli assunti dopo no. E cosa succede se le assunzioni sono avvenute dopo il 1° novembre 2022 in Amministrazioni che non hanno ancora provveduto al nuovo Ordinamento Professionale?

Agli inadempienti nulla, invece i giovani assunti perdono (secondo l’ARAN e le Amministrazioni) il differenziale stipendiale. Qualcuno deve poi spiegarci in base a quale norma un parere ARAN supera l’interpretazione autentica del CCNL…Non solo, abbiamo ricevuto segnalazioni assurde di modifica unilaterale del Contratto individuale di lavoro nella parte della retribuzione! L’Italia è il Paese dei balocchi sì, ma non esageriamo calpestando continuamente i diritti dei lavoratori.

CONFINTESA FP ha già sottoposto la “stortura” ai tavoli nazionali, se la situazione non si risolverà l’unica strada percorribile sarà quella giudiziale.

Confintesa FP è accanto ai propri iscritti: il primo passo da fare è una diffida e messa in mora dell’amministrazione.

Invitiamo tutti gli iscritti a trasmettere a info@confintesafp.it una e-mail contenente la documentazione (contratto di lavoro, busta paga ed eventuali altri documenti utili) ed i propri recapiti, a seguire predisporremo la diffida che servirà per interrompere i termini di prescrizione e sarà il primo tassello dell’eventuale processo. Trattandosi di giovani assunti, la differenza inciderà per tutta la vita lavorativa e non può essere sottovalutata.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Prot. 50 – Richiesta interpretazione autentica

All. prot. 50 – Parere Aran

Flash 11 del 6 settembre 2024 – Tristi storie di diritti alla deriva  

 

 

 

 

 

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Redazione
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