Confintesa FP: “Una riforma giusta per la Pubblica Amministrazione”
Roma, 12 marzo 2025 – Confintesa Funzione Pubblica ha inviato una lettera ufficiale al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, esprimendo preoccupazioni e avanzando proposte concrete in merito alla riforma delle carriere nel settore pubblico. Il sindacato sottolinea la necessità di un sistema realmente meritocratico, che superi la logica dei premi a pioggia senza introdurre rigidità penalizzanti per i lavoratori.
Premi a pioggia e percentuali fisse: una rigidità da superare
Uno dei punti critici sollevati riguarda il tetto massimo del 30% per le valutazioni eccellenti, previsto nel disegno di legge in discussione. Sebbene la misura miri a evitare la distribuzione indiscriminata dei bonus, l’applicazione rigida di una percentuale fissa potrebbe penalizzare realtà lavorative più piccole e altamente performanti.
Confintesa FP propone quindi un sistema di valutazione più flessibile e contestualizzato, da definire con le rappresentanze sindacali. Solo un approccio calibrato sulle specificità delle diverse strutture amministrative potrà garantire una vera valorizzazione del merito.
Dirigenza pubblica: servono criteri di valutazione più rigorosi
Il sindacato punta il dito anche sulla classe dirigente della Pubblica Amministrazione, sottolineando come le valutazioni eccellenti siano spesso attribuite senza un reale controllo sui risultati concreti. L’assenza di un sistema di verifica efficace ha favorito, negli anni, una gestione autoreferenziale delle promozioni e degli incentivi economici.
Per porre rimedio a questa criticità, Confintesa FP propone l’introduzione di meccanismi di valutazione indipendenti per i dirigenti, basati su parametri chiari e misurabili, come la capacità di gestione delle risorse umane e il rispetto dei contratti collettivi.
Controlli e sanzioni: un’urgenza non più rinviabile
Un altro tema su cui il sindacato insiste è la necessità di un sistema di controllo più efficace, con sanzioni certe per chi viola norme e regolamenti. Confintesa FP denuncia che l’impunità di fatto per i dirigenti pubblici non è più tollerabile e chiede l’istituzione di:
- Maggiori garanzie per la rappresentanza sindacale, evitando interferenze da parte di soggetti non firmatari dei contratti collettivi.
- Sanzioni per i funzionari che agiscono in modo arbitrario o disattendono le direttive dell’ARAN.
- Un sistema di monitoraggio continuo, per individuare tempestivamente eventuali irregolarità.
Parallelamente, il sindacato propone incentivi per chi opera nel pieno rispetto delle regole e contribuisce all’efficienza della Pubblica Amministrazione.
Doppia dirigenza e squilibri decisionali
Confintesa FP solleva anche il problema della “doppia dirigenza”, ovvero la coesistenza di funzionari amministrativi con magistrati, prefetti, ambasciatori e militari ai vertici di alcune strutture pubbliche. Sebbene queste figure apportino competenze specifiche, il rischio è che le scelte strategiche vengano influenzate in modo sproporzionato da chi detiene maggiore autorità formale.
Il sindacato chiede una revisione di questo assetto, con una più chiara definizione delle competenze e una migliore armonizzazione dei ruoli per evitare sovrapposizioni e rallentamenti decisionali.
Progressioni di carriera: maggiore tutela per il personale interno
Un altro nodo centrale è la valorizzazione del personale interno nei concorsi pubblici. Confintesa FP critica la gestione delle recenti selezioni, come il concorso per dirigenti al Ministero della Giustizia, dove non è stata prevista alcuna riserva per i candidati già in servizio.
Il sindacato chiede di stabilire per legge una quota minima del 50% per il personale interno nei concorsi per funzionari e dirigenti, garantendo così opportunità di crescita a chi ha maturato esperienza all’interno dell’amministrazione.
Quarta area delle elevate responsabilità: un progetto incompleto
L’introduzione della quarta area per le Elevate Responsabilità, pensata per riconoscere il ruolo di chi gestisce funzioni complesse, sta incontrando difficoltà operative. Confintesa FP denuncia la mancanza di criteri chiari per l’assegnazione dei posti e l’atteggiamento di alcune amministrazioni, che preferiscono ricorrere alle Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità (POER), pur non essendo queste assimilabili a ruoli dirigenziali.
Il sindacato propone di parametrare i posti dell’area Elevate Responsabilità al numero di dirigenti in servizio e di garantire, almeno nella fase iniziale, un accesso riservato al personale interno. Questo per valorizzare chi ha già dimostrato competenza e dedizione, evitando disparità di trattamento.
Miglioramento delle condizioni di lavoro e sviluppo delle carriere
Infine, Confintesa FP chiede un miglioramento delle condizioni di lavoro nella Pubblica Amministrazione attraverso:
- Percorsi di carriera chiari e strutturati, con progressioni garantite a cadenza fissa.
- Un potenziamento delle misure di welfare, per migliorare la qualità della vita lavorativa dei dipendenti pubblici.
La lettera inviata al Ministro Zangrillo rappresenta un appello forte e dettagliato affinché la riforma non si traduca in un ulteriore irrigidimento del sistema, ma in un vero strumento di valorizzazione delle competenze e di equità nel settore pubblico. Resta ora da vedere quali di queste proposte verranno accolte dal Governo.