Lavoro Agile, Confintesa FP attacca il Dipartimento giustizia minorile e comunità: “Violazioni inaccettabili del contratto”

Roma, 7 aprile 2025 – Dura presa di posizione di Confintesa FP nei confronti del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità in merito all’applicazione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il comparto Funzioni Centrali, in vigore dal 28 gennaio scorso. L’organizzazione sindacale contesta con una nota formale interpretazioni “unilaterali e contra legem” delle norme sul lavoro agile, ritenendo che la recente comunicazione del Dipartimento introduca “disposizioni peggiorative” e violi “i principi fondamentali delle relazioni sindacali”.

Nel mirino di Confintesa FP finiscono in particolare le “prime indicazioni attuative” del CCNL diffuse dall’amministrazione, che a detta del sindacato, anziché chiarire alcuni aspetti, imporrebbero “condizioni e limitazioni non contemplate” dal testo contrattuale. Tra le criticità più rilevanti segnalate, spiccano la subordinazione del buono pasto a una verifica discrezionale delle attività svolte, in contrasto con il diritto automatico basato sulle ore lavorate previsto dal CCNL, e il divieto di recupero dei debiti orari durante il lavoro agile, una restrizione non presente nell’accordo.

Il sindacato denuncia inoltre l’imposizione di un report obbligatorio non previsto dal contratto e la mancata chiarezza sulla retroattività del buono pasto a partire dal 28 gennaio 2025. Ma l’attacco più frontale riguarda il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nelle fasi di confronto e contrattazione previste dal CCNL per definire le modalità attuative del lavoro agile. Confintesa FP stigmatizza anche il riferimento al Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA) precedente all’entrata in vigore del nuovo contratto, definendolo “normativamente superato e reso inattuale”.

“Le gravissime violazioni evidenziate configurano una palese azione unilaterale dell’Amministrazione, in spregio alle procedure obbligatoriamente previste dal CCNL”, si legge nella nota firmata dal segretario generale Claudia Ratti. Il sindacato chiede l’immediato ritiro o la radicale modifica delle disposizioni contestate, l’urgente convocazione delle sigle sindacali per avviare il confronto e la contrattazione integrativa sul lavoro agile, e un chiarimento formale sulla retroattività del buono pasto. Confintesa FP si riserva inoltre “ogni ulteriore azione a tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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Redazione
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