Incentivi tecnici fermi da due anni: Confintesa FP diffida il MASAF
Roma – Due anni di silenzio, una paralisi inspiegabile: Confintesa Funzione Pubblica ha formalmente diffidato il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), accusandolo di una “grave inadempienza amministrativa” per il mancato completamento del regolamento ministeriale sugli incentivi per funzioni tecniche previsti dall’art. 113 del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016).
L’atto, firmato dal Segretario Generale Claudia Ratti e indirizzato all’Ispettorato per la Funzione Pubblica, chiede un intervento ispettivo urgente per sbloccare una situazione che definisce “lesiva dei diritti economici e giuridici dei lavoratori interessati”.
Una vicenda ferma al 2023
L’iter del regolamento ha preso avvio nel novembre 2022. Il 24 marzo 2023, il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole subordinato all’acquisizione del parere del Ministero dell’Economia – Ragioneria Generale dello Stato (MEF-RGS) e alla comunicazione alla Presidenza del Consiglio. Da allora, il nulla.
“La mancata adozione del regolamento – scrive Confintesa – ha impedito la corresponsione degli incentivi tecnici maturati per le attività svolte fino al 30 giugno 2023, creando un danno economico diretto ai lavoratori e un ulteriore danno morale derivante dallo stato di incertezza e disinteresse percepito”.
Due diffide ignorate
Nonostante due solleciti formali – uno datato 1° ottobre 2024, l’altro dell’11 dicembre 2024 – l’Amministrazione non ha mai risposto. Un silenzio che, secondo il sindacato, “viola i principi di efficacia, imparzialità e buon andamento sanciti dall’art. 97 della Costituzione”, con possibili conseguenze in termini di responsabilità dirigenziale e danno erariale.
Giurisprudenza a favore dei lavoratori
La nota inviata da Confintesa cita una consolidata giurisprudenza che riconosce il diritto al risarcimento per ritardi ingiustificati da parte della Pubblica Amministrazione. Tra le sentenze richiamate: la n. 3779/2012 della Corte di Cassazione e la n. 16/2021/QMIG della Corte dei Conti, che ribadiscono la natura patrimoniale del diritto agli incentivi tecnici e la configurabilità di un danno risarcibile in caso di inerzia regolamentare.
Un’anomalia tutta MASAF
A rendere ancora più grave la situazione è il confronto con altri Ministeri: il Ministero della Giustizia ha completato l’iter in 5 mesi, la Cultura in 9, l’Economia in 7. Il MASAF, invece, è fermo da oltre 24 mesi, con il solo parere favorevole del Consiglio di Stato e nessun passo avanti concreto.
Secondo Confintesa, il comportamento del Ministero è ormai “inaccettabile” e “in netta controtendenza rispetto agli standard delle altre amministrazioni centrali”. Il sindacato pretende ora un’azione risolutiva da parte della Funzione Pubblica e annuncia che, in assenza di risposte, verranno valutate tutte le vie legali per tutelare i lavoratori danneggiati.
“Non si può più attendere”, è il monito lanciato da Claudia Ratti. Dopo due anni di stallo, i lavoratori del MASAF meritano risposte.
Leggi i documenti integrali:
Regolamento MASAF Incentivi Funzioni Tecniche (ex art. 113 D.Lgs. 50/2016) – Segnalazione
Grave Ritardo, Diffida, Messa in Mora e Richiesta Intervento Ispettivo Urgente.
Regolamento per incentivi tecnici ex art.113 Decreto Legislativo n. 50/2016, diffida
e messa in mora.