FLASH 2011 N. 19 – STIPENDI ASSOLUTAMENTE INADEGUATI
La UGL-INTESA continua la sua denuncia: la Contrattazione ha fallito!
Gran parte delle famiglie dei pubblici impiegati è fuori dalle garanzie costituzionali e dai principi sanciti dai Trattati dell’Unione Europea.
Siamo arrivati a questo punto dopo più di un decennio di rinnovi contrattuali frutto di un meccanismo in perdita, sancito dagli accordi del luglio 1993 e peggiorato dagli ultimi interventi legislativi, che hanno portato ad una perdita secca del potere di acquisto dei salari di almeno il 30%. Per dirla in due parole occorrerebbe un aumento netto di 500 euro mensili solo per recuperare il terreno perduto.
Tutto questo in violazione dell’art. 36 della nostra Costituzione che dice: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione … sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”
Ed invece, anche con due stipendi, la famiglia stenta e le piccole violazioni della legge fiscale (dentista, meccanico, idraulico…) che tutti siamo costretti a fare, sono tollerate perché servono a giustificare le grandi evasioni di quelli che, per un fenomeno economico ai più misterioso, diventano sempre più ricchi mano mano che il tempo passa.
Il tutto per dare l’idea di un gran minestrone in cui si perde ogni responsabilità individuale e ogni colpevole.
Ed intanto l’Istat certifica parte delle sue stesse falsità ammettendo una inflazione doppia per i beni di prima necessità poiché a gennaio, ha registrato un incremento del 1,9% su base annua.
Su base annua, rispetto al dicembre 2009, gli incrementi più elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (più 4,2%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 3,5%) e Altri beni e servizi (più 3,2%).
I prezzi della benzina sono saliti del 9,8%su base annua. Impennata dei prezzi del gasolio per auto, aumentato del 14,5% (+10% a novembre) in termini tendenziali e del 3% sul piano congiunturale. Per quanto riguarda il Gpl l’indice ha registrato un rialzo del 21,3% su base annua. Quanto al gasolio da riscaldamento, a dicembre ha segnato un aumento del 14,3%.
Anche se l’inflazione si fermasse per tutto il 2011 all’1,9%, si determinerebbe una stangata per le famiglie italiane pari a 567 euro su base annua Se invece, come temiamo, il trend di risalita dell’inflazione si confermasse nel corso del 2011, allora la stangata salirebbe addirittura a 902 euro a famiglia.
Vogliamo ricordare ai più distratti:
• che l’ultimo rinnovo dei Contratti di lavoro del Pubblico Impiego si riferiscono al biennio 2008-09 e che non ve ne saranno altri prima del 2013
• che i lavoratori italiani ora stanno pagando un aumento inflazionistico che corrisponde, nelle migliori delle ipotesi, al doppio di quello dichiarato dall’ISTAT;
Inoltre, secondo la Federazione UGL-INTESA, il dato diffuso dall’Istat, che indica il +1.9% relativo ai prodotti ad ‘alta frequenza d’acquisto, rappresenta solo un piccolo passo verso la verità, ma è ancora sottostimato e distante dalla realtà dei rincari sulla spesa quotidiana che assillano i lavoratori italiani.
Chiediamo allo Stato Italiano e all’Unione Europea il rispetto della Costituzione e dei Trattati.