ET VOILA’… ECCO IL PARERE DEL PARLAMENTO SUL BLOCCO DEI CONTRATTI
RIPORTIAMO LE PAROLE DI ALCUNI POLITICI, PERCHE’ SPESSO DIMENTICHIAMO TROPPO RAPIDAMENTE
Come era prevedibile, è arrivato il parere favorevole delle Commissioni I e XI sul blocco dei rinnovi contrattuali anche per l’anno 2014.
Se il risultato era scontato è invece interessante leggere alcune posizioni espresse da rappresentanti politici e, infine, la condizione che pone il parere di avviare comunque la contrattazione anche se solo nell’aspetto normativo.
E’ stata una nostra esplicita richiesta espressa in audizione che, a quanto pare, non è caduta inascoltata.
Pensiamo che sia un punto di inizio per far passare alcuni principi e logiche che possono cambiare il rapporto di lavoro in alcuni aspetti fondamentali.
Per maggior praticità riportiamo alcune frasi, tra le più rilevanti.
Marco MICCOLI (PD) preannuncia che il suo gruppo voterà, sia pur con qualche sofferenza, a favore della proposta di parere favorevole.
Tiziana CIPRINI (M5S) osserva che il suo gruppo ha presentato una proposta di parere alternativa a quella dei relatori, con la quale esso intende manifestare una ferma contrarietà rispetto al provvedimento, giudicato gravemente penalizzante nei confronti del pubblico impiego e assai criticabile anche sotto il profilo del rispetto di fondamentali principi costituzionali.
Titti DI SALVO (SEL) fa presente che il suo gruppo ha presentato una proposta di parere alternativa a quella dei relatori, con la quale, pur esprimendo rilievi critici simili a quelli testé svolti dal deputato Miccoli, si giunge a conclusioni opposte, che si traducono in un orientamento negativo nei confronti del provvedimento in esame.
Sergio PIZZOLANTE (PdL), nel ringraziare i relatori per il lavoro svolto e il Governo per l’ampia disponibilità al confronto dimostrata nel corso dell’iter, osserva che la proposta di parere degli stessi relatori mira a sollecitare un atto di discontinuità rispetto al passato, rappresentando un preciso segnale di attenzione nei confronti delle categorie interessate (forse non sa di cosa parla ndr).
Interessante, come accennato sopra, una parte del parere finale delle Commissioni riunite riguardante la necessità di aprire la stagione contrattuale anche se solo per l’aspetto normativo.
“Provveda, pertanto, il Governo a tenere in considerazione, ai fini della definitiva emanazione del provvedimento, il complesso delle indicazioni e proposte prospettate in premessa e, in questo contesto, ad adottare ogni opportuna iniziativa finalizzata a consentire, immediatamente dopo l’entrata in vigore del decreto in esame, la ripresa della contrattazione collettiva ai soli effetti normativi, modificando lo schema di decreto nella parte in cui lo stesso ha congelato fino al 31 dicembre 2014 la stessa contrattazione collettiva, fermo restando che la contrattazione per la parte economica potrà esplicare i suoi effetti a decorrere dall’anno 2015.”
lander56
9 luglio 2013 at 9,02
Di effetti normatvi ne abbiamo…piene le tasche… sarebbe ora di parlare di soldi concreti. Non vi pare?
Interessante. Serve a capire chi ci vuole bene, chi ci vuole male e chi se ne sbatte di noi. Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni, non è detto che siano poi così lontane.
Quel parere finale non è chiaro o quantomeno porta delle contraddizioni.
Si può avviare una contrattazione AI SLOI EFFETTI NORMATIVI oppure una contrattazione che fino al 2014 ha solo effetti normativi ma può prevedere aumenti a decorrere dal 1. 1. 2015?
Nel primo caso a che serve contrattare? nel secondo caso qual è la copertura finanziaria?
Il blocco è solo per il 2014. Si suppone che nel 2015 si dovrebbe ricominciare a parlare di soldi… ma… si suppone!