Riforma della PA, al netto delle norme di legge

Renzi-MadiaEcco il nuovo programma tematico: “Riforme da Incubo”.

Abbiamo avuto un paio di incontri con il ministro Madia e abbiamo assistito a un paio di conferenze stampa, tra cui quella di ieri sera, del Presidente del Consiglio.

Parole, figure allegoriche, slide, teorie organizzative, assieme a voci di corridoio e persino testi fake, ma non è a disposizione alcuna norma di legge ufficiale.

Non preoccupatevi. questo è l normale comportamento degli ultimi governi! Siamo in un altro canale tematico, come quelli che vanno tanto di moda, che trasmette a puntate il programma:“Riforme da Incubo!” Quindi commentiamo e prendiamo posizione su norme che non abbiamo letto (semmai esista una stesura definitiva ancora oggi!).

Nel merito (per quanto possibile) cominciamo con il dire che il taglio dei permessi e dei distacchi sindacali non ci farà strappare i capelli. L’operazione di demonizzazione del Sindacato non avrà da noi alcun appiglio.

Per quanto riguarda il Ddl delega sulla Pa questo dovrebbe essere composto di 12 articoli, 8 dei quali contenenti deleghe legislative da esercitare dei 12 mesi successivi, e dovrebbe contenere:

1)         la modifica dell’istituto del trattenimento in servizio. Sui trattenimenti in servizio è previsto un regime transitorio onde evitare che gli uffici direttivi degli organi della magistratura o dei tribunali fossero decapitati o azzerati dalla sera alla mattina.

2)         La riduzione del premio per le liti degli avvocati dello Stato dal 75% al 10% (e conseguente riduzione drastica della famigerata propina per i dipendenti contrattualizzati).

3)         La riduzione delle Prefetture a 40 di cui 18 regionali e altre nelle zone critiche.

4)         La mobilità diventerà obbligatoria entro i 50 chilometri (questa norma pare sia contenuta direttamente nel decreto legge) anche se pare sia stata agevolata la mobilità volontaria in quanto non servirà l’assenso dell’Amministrazione di provenienza e l’autorizzazione dovrà arrivare entro due mesi dalla richiesta. L’Amministrazione di destinazione, però, dovrà avere una percentuale di posti vacanti superiore rispetto a quelle di provenienza. Per la mobilità obbligatoria, invece, è previsto che il lavoratore potrà essere trasferito praticamente senza alcuna formalità all’interno dello stesso Comune oppure in un raggio di cinquanta chilometri poiché entro questi ambiti territoriali e geografici le varie sedi lavorative costituiranno una sola unità produttiva. Formalmente quindi non si tratterà di un trasferimento e vengono dichiarati nulli tutti gli accordi o i contratti che siano in contrasto con questo principio.

5)         Collegata alla mobilità territoriale è la tabella di equiparazione tra le varie mansioni presenti nelle Amministrazioni che dovrà essere approntata entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge e in mancanza il ministero della Pubblica amministrazione potrà decidere autonomamente.

6)         Inoltre, connessa al tema della mobilità vi è un’altra novità: il demansionamento obbligatorio. I dipendenti che si trovano in disponibilità, potranno essere ricollocati in una qualifica inferiore o in posizione economica meno favorevole.

7)         La riduzione degli uffici e del personale impiegato in attività strumentali  e la riduzione degli uffici di diretta collaborazione dei ministri

8)         la riarticolazione degli uffici a livello regionale prevedendo gestione unitaria dei servizi strumentali, mediante la costituzione di uffici comuni

9)         La possibilità di scambio tra dirigenti appartenenti a ruoli diversi e omogeneizzazione delle retribuzioni oltre che la riforma della valutazione dei risultati e la responsabilità dei dirigenti.

10)     La soppressione dal 1 ottobre 2014 delle sezioni distaccate del tribunale amministrativo regionale, del Magistrato alle Acque per le province venete e di Mantova.

Provvederemo a informarvi sui temi specifici non appena avremo documentazioni certe.

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Claudia Ratti

4 Risposte a “Riforma della PA, al netto delle norme di legge

  • TINA
    11 anni fa

    Non voglio riferirmi al messaggio sopraccitato , ma desidererei fare una precisazione riguardo la nostra categoria ,tutti hanno una grossa acredine nei nostri confronti ma non hanno mai considerato che siamo l’unica categoria che paga le tasse e non le evade e tra l’altro per entrare abbiamo fatto concorsi e studiato? Per quale motivo veniamo sempre equiparati al privato? Se non sbaglio in banca e in tanti altri posti non si entra per concorsi.
    Comunque con questo non voglio dire che gli altri non debbano avere gli stessi diritti, ma non accetto che la nostra categoria debba essere sempre bistrattata, e fare le spese di chi prima di noi considerava il lavoro con molta superficialità , questi prepensionamenti ridurranno le persone alla fame………a che sbadata le cose che capitano agli altri non vengono considerate. Demansionamento, riduzione dello stipendio, bene chi non ha un altro reddito andrà a Sant’Egidio, ma a chi può interessare??? Scusate non vuole essere una protesta ma una constatazione di fatto .Grazie

  • mara
    11 anni fa

    Demansionamento, quindi riduzione dello stipendio?

  • klement
    11 anni fa

    Se per la mobilità non occorrerà il nulla osta, nessuno si darà la briga di bandire concorsi perché poi gli assunti passino altrove. Perciò tutti i concorsi dovranno essere finanziati da un unico bilancio della Funzione pubblica