IL TEMPO DEI RINVII È TERMINATO

flash 13La Presidenza del Consiglio dei Ministri il 16 settembre è stata condannata dal Tribunale di Roma ad avviare le procedure per la contrattazione collettiva per il rinnovo del CCNL nei Comparti della scuola, dell’università, della ricerca, dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e delle relative aree dirigenziali.

Ricordiamo che nonostante il blocco della contrattazione sia stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale la Presidenza del Consiglio non si è attivata per restituire il maltolto ai lavoratori statali … nulla di strano se si vuole dare priorità all’acquisto degli aerei, alle missioni internazionali e a tutte le spese che il Governo sceglie di sostenere piuttosto che adeguare la retribuzioni dei dipendenti statali, ferme da molti anni.

Il Tribunale di Roma ha preso atto che nonostante la recente pronuncia della Corte Costituzionale, l’Amministrazione è rimasta totalmente inerte e non ha avviato le procedure di contrattazione collettiva né posto in essere gli atti necessari per avviarla (emanando i cosiddetti “atti di indirizzo”), ordinando non solo di procedere senza ulteriore ritardo ad avviare il procedimento di contrattazione collettiva nei suddetti comparti quanto condannando l’Amministrazione al pagamento delle spese legali liquidate in € 3.500 oltre accessori.

Ma stiamo nel Bel Paese, dove capita soventemente che si disapplichino leggi e le sentenze, dove si va alla ricerca di cavilli per affermare e smentire tutto ed il contrario e, per evitare qualsiasi interpretazione che possa danneggiare i nostri iscritti abbiamo notificato alla Presidenza del Consiglio un atto di diffida chiedendo l’avvio delle procedure di contrattazione anche per i lavoratori del Comparto Ministeri, Agenzie Fiscali, PCM.

Il tempo dei rinvii è terminato.

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Redazione
Segreteria

Una Risposta a “IL TEMPO DEI RINVII È TERMINATO

  • Enrico
    9 anni fa

    Niente contratto, ma nemmeno si sente parlare delle progressioni ecomiche sbloccate dalla Finanziaria 2015. Perchè ?