RICORSI “CIVETTA” L’INTESA Fp fa causa al Governo per il blocco del Contratto – La nostra iniziativa è gratuita e seria
La sottoscrizione all’ARAN dell’accordo sui comparti del 5 aprile fa venir meno l’ultima scusa che aveva questo Governo per il blocco dei contratti, sono ormai passati 10 mesi dalla Sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti del Pubblico impiego ed il Governo tace.
Ribadiamo che la nostra Federazione non solo non promuove ma mette in allerta i propri iscritti dai ricorsi “civetta” ovvero quei ricorsi inutili e, di certo, irricevibili che hanno l’unico obiettivo di attirare iscritti (e relativi soldi) dei dipendenti pubblici senza poter ottenere alcun risultato reale.
Ricordiamo che:
- La class action è prevista dall’art.140 bis del codice del consumo (D.Lgs. 206/2005), è limitata ai consumatori e tali non possono essere certamente considerati i lavoratori che, invece, sono legati al datore di lavoro dal particolare contratto d’opera di lavoro subordinato.
- Il ricorso alla CEDU, la cui pimaria condizione di ricevibilità (ovvero per essere accolto) è il “previo esaurimento delle vie di ricorso interne”, ovvero avere un giudizio già definito in Cassazione.
Pertanto tutti i colleghi che NON sono parti in un giudizio definitivo della Cassazione NON sono legittimati a ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’ Uomo. Mettiamo a disposizione di tutti sul nostro sito i documenti ufficiali della CEDU, evitiamo pareri pro veritate di nostri legali perché, evidentemente, possono essere considerati di “parte”.
Spiace leggere comunicati sindacali in cui si millantano meriti a danno dei colleghi.
Ricordiamo che due giudizi promossi da altra O.S. (onore al merito) hanno invece dichiarato illegittima la sospensione del CCNL ed il diritto dei ricorrenti al rinnovo contrattuale, nonostante il rigetto della richiesta di risarcimento danni. Mettiamo a disposizione di tutti gli interessati le sentenze dei Tribunali di Reggio Emilia (Sent. 51/2016) e di Parma (Sent.114/2016).
Questa O.S. che non si è mai sottratta dal tutelare giudizialmente i propri iscritti motivo per cui chiederà al Tribunale di Roma di condannare il Governo all’apertura delle trattative, dando la possibilità a tutti gli iscritti di intervenire gratuitamente nel giudizio.
Il termine di scadenza per ricevere le adesioni è fissato al 15 maggio 2016.
Flash 2016 N. 6 – Rinnovo contratti_scadenza termini
Modulo di adesione all’iniziativa_Rinnovo contratti
Procura alle liti Avv.ti Raffo e Misasi
A mio parere è stato un grande errore da parte del sindacato, avallare gli 80 euro in busta paga. Il sindacato avrebbe dovuto opporsi a questa elemosina, che si è ritorta contro tutti i lavoratori del pubblico impiego. Primo perchè è incostituzionale, perchè ne ha goduto una platea ristretta, negando il principio di progessività espresso nella sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni. Secondo perchè sono state tolte risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, che avrebbe coinvolto tutti i lavoratori!