RITENUTA DEL 2,5% – INFURIANO LE CRITICHE SULLA NOSTRA INIZIATIVA
Ma ci sentiamo tranquilli, spieghiamo perchè… e “Italia Oggi” ci da ragione
CGIL, CISL e UNSA-CONFSAL, non sappiamo in che ordine cronologico, si sono affannati a criticare, sminuire o cercare di ridicolizzare la nostra iniziativa sul recupero del 2,5% sulle ritenute previdenziali lo hanno fatto nello stile e nei modi che caratterizzano ognuna di queste organizzazioni sindacali.
La CONFSAL-UNSA, a firma Battaglia, ci accusa di sfruttare il momento elettorale, di non chiarire nella nostra iniziativa i contenuti tecnico-giuridici e di non precisare i costi a carico del lavoratore.
La CGIL-FP fa un discorso molto tecnico, basato essenzialmente sulla teoria che il recupero di questa trattenuta non conviene al lavoratore.
La CISL-FP, dopo aver letto le due pagine di comunicato non abbiamo capito neppure noi che sostanziale critica faccia. Francamente sembra un elenco di frasi e di concetti esplicativi che asseriscono che… va bene così e l’Amministrazione ha applicato correttamente la legge (e quando mai!).
Per quanto riguarda le obiezioni della CONFSAL-UNSA possiamo dire che le nostre comunicazioni allegavano un parere di uno studio legale, debitamente firmato, che si è preso la responsabilità tecnico-giuridica dell’iniziativa, inoltre abbiamo scritto molto chiaramente che l’iniziativa in fase di diffida stragiudiziale, è GRATUITA e accessibile a tutti gli aventi diritto. Battaglia dovrebbe leggere tutto e bene prima di scrivere inesattezze.
Per rispondere alla CGIL-FP, che scrive in modo sempre molto sofisticato e forbito rivelando un atteggiamento snob, occorre ricorrere a uno schema, necessariamente approssimativo, della situazione prima della riforma, dopo la riforma e l’applicazione che ne ha fatto l’Amministrazione
PRIMA del 1 1 2011
Accantonamento del 9,60% sull’80% della base retributiva di cui:
- 7,10% a carico del datore di lavoro
- 2,50% a carico del lavoratore
DOPO il 1 1 2011
Accantonamento del 6,91% sul 100% della base retributiva (perché l’art. 2120 cc non fa presupporre altro) totalmente a carico del datore di lavoro.
…E INVECE ACCADE
Accantonamento del 6,91% sull’80% della base retributiva di cui:
- 4,41% a carico del datore di lavoro
- 2,50% a carico del lavoratore
La valutazione della futura tassazione agevolata su queste somme o altre compensazioni dipendono molto dal reddito individuale e, in ogni caso, dal perdurare di queste leggi.
A noi sembra preferibile ottenere subito che il datore di lavoro paghi l’intero 6,91%, che ci restituisca il 2,5%, interrompa le trattenute e, inoltre, che l’accantonamento venga fatto sul 100% della retribuzione.
Con questo breve schema pensiamo di aver risposto anche alle obiezioni della CISL-FP.
Infine, alleghiamo un articolo su Italia Oggi che conferma le nostre tesi.
Ai lavoratori la valutazione e la scelta.
Paola Saraceni Francesco Prudenzano
347.0662930
salve.
Le elezioni sono concluse,finalmente.
Il giorno 16 c.m. sarete a roma perchè convocati .
Riuscirete poichè i soldi ci sono e sono stati stanziati con l’accordo di novembre 2011,a far pagare senza aspettare lo stipendio di aprile i vari progetti?
Se poi riuscite anche con le competenze,allora….. .
grazie
gennaro
Ho visto che il mio commento non e’ passato dalle maglie della “moderazione”. Non avevo dubbi, questo rafforza la mia convinzione che la gente e’ di memoria corta e vota. Io, come altri, me ne accorgo e , come vedo, anche voi lo sapete.
L’Italia ‘sta’ andando a rotoli, e non vedo soluzioni. Ciao.
I tempi della moderazione li stabiliamo noi. Se vuole velocità deve usare una chat.
Non pensi di metterci in difficoltà con commenti del genere.
Prendiamo atto che lei non utilizza una email reale e questo la dice lunga sulla correttezza dei comportamenti (si chiama netiquette sul web)
Penso che lo scontato esito delle Vs. istanze vi sia ben chiaro.
Sintomatico anche il vostro precipitarvi a vedere la mail.
Vabbe’, auguri a voi e a coloro che vi danno corda, passo e chiudo.
Io non ho aderito all’ iniziatiova. Io non ho mai recuperato nulla con diffide, istanze e ricorsi. Io penso che la concomitanza con le imminenti elezioni sia sospetta.
Io, soprattutto, noto che la gente sia di memoria corta, ecco perche’ va’ a votare.
L’uso eccessivo della parola “io” è sintomatico.
I DISONESTI SINDACATI E SINDACALISTI BUTTINO LA MASCHERA!
La straganza maggioranza sindacale, detta la triplice ormai sfaldata, grazie alla Cgil a fase alterne vanno avanti e indietro nelle camere dei bottoni. Oramai siamo al braccio di ferro, stavolta i cittadini a reddito fisso e a tempo determinato hanno aperto gli occhi, e qualche giornale ancora coerente dalla parte degli onesti influiscono e scatenano flash d’agenzia su quella parte dei sindacani che hanno creduto che la trattenuta del 2.5 % sia illeggittima è una grande vittoria morale, civile che invertirà i dati delle tessere. Attendiamo con massima soddisfazione che all’ UGL Intesa vengano riconosciuti fiumi di tessere, avanti così
E’ uno scherzo, vero?
E’ un vero manicomio!
Si fa tanto per essere uniti per ottenere un diritto e invece moltissimi vogliono essere sparpagliati. Così non otterremo nulla di nulla.
Chi ci governa sarà felicemente contento.
Anzichè “plaudire” alle iniziative di quei sindacati che tentano di garantire – comunque – i diritti dei lavoratori a prescindere dalla sigla di appartenenza, ecco l’immotivata e fuori luogo – perchè siamo in aperta campagna RSU – contestazione/critica della CGIL, CONFSAL e CISL che, a loro dire, rimprovererebbero alla UGL-INTESA di sfuttare il momento elettorale per il ricorso sulla arcinota ritenuta del 2,50%. Beh, premesso che ogni sigla aziendale proprio adesso che stiamo vivendo la crisi finanziaria, dovrebbe quantomeno impegnarsi a fondo per fare “corpo unito” contro il governo Monti (.), debbo smentire le illazioni dei colleghi (?) sindacalisti perchè la UGL-INTESA propone ricorsi su varie tematiche da diversi anni. Quindi, asserire che si voglia sfruttare il momento elettorale è assolutamente infondato. Grazie. Di Fede Salvatore (attuale membro rsu Cp. Bari)
Caro collega Vito,
i sindacati (o meglio alcuni sindacati) non fanno la lotta.
Si risentono quando un’azione interessante a favore della comunictà, e non dei nostri iscritti, la fa qualche altra sigla sindacale.
Il compito del sindacato è quello di tutelare il lavoratore, non di tutelare i propri interessi e le proprie tessere.
Ma purtropo, CISL e CONFSAL (UNSA), come altri, non la pensano così.
Saluti.
P.S. La trattenuta del 2,5% è illeggittima.
Non farmi ridere. Non hai a che fare con un’ ottuso. Ciao.
ma questi sindacati che fanno la lotta fra di loro, la ritenuta si deve pagare o non pagare del 2,50 ? secondo la cisl-unsa si.E’ VERO O NON E’ VERO?