FLASH 2011 N. 124 – MEF ACCORDO FUA 2010
Nella giornata del 27 aprile l’amministrazione del MEF ha portato avanti un lungo incontro sindacale. Tale incontro si è concluso con la firma di due accordi sul tavolo contrattuale del personale delle aree professionali. Mentre sul tavolo congiunto dirigenza e personale delle aree, che ha visto la presenza di tutte le sigle sindacali rappresentative, è stato altresì presentato il sistema della valutazione del personale SIVAP, come da noi richiesto.
ACCORDO NAZIONALE FUA 2010
La proposta presentata dall’amministrazione per il riparto del Fua 2010 era simile a quella firmata per l’anno 2009, prevedeva la scala parametrale suddivisa per posizioni economiche, mentre per quanto riguarda le presenze introduceva il concetto di assiduità partecipativa, dando la possibilità al dirigente, sulla base di oggettive evidenze (il funzionario essente per pochi giorni non viene sostituito ed al suo ritorno trova sul tavolo il lavoro arretrato) di valutare l’opportunità di recuperare fino al 20% del tasso di assenza. Probabilmente la novità che si voleva introdurre non è stata ben presentata e comunque l’eccessiva discrezionalità che essa avrebbe comportato in capo alla dirigenza ne ha provocato il rifiuto da parte di tutte le OO.SS., molte delle quali hanno visto in essa un barlume di valutazione del personale, rifiutandola a priori.
Tutte le sigle sindacali presenti al tavolo (CGIL, CISL, UIL, UNSA, USB e FPL) hanno poi chiesto, come requisito fondamentale per aderire all’accordo, l’adozione di una scala parametrale per area. Alcune O.S. hanno sostenuto che ciò sarebbe previsto dal CCNL, altre hanno evidenziato le difficoltà che l’amministrazione avrebbe dovuto affrontare con la scala parametrale per posizione economica, in quanto non sono ancora definite le procedure di sviluppo economico, che però hanno incidenza sul FUA 2010.
Abbiamo evidenziato al tavolo che la scala parametrale per posizione economica in realtà rispecchia i profili professionali in godimento e rappresenta le posizioni economico-funzionali vigenti all’interno del MEF (CCNL 1998/2001). Essa non può essere considerata né giuridicamente né sostanzialmente superata finché non sarà stipulato un nuovo accordo che individui nuovi profili professionali con la relativa declaratoria di funzioni e mansioni. L’utilizzo di una scala parametrale per area al contrario, accorpa posizioni funzionali diverse cui corrispondono funzioni a mansioni eterogenee, con gradi diversi di competenze, responsabilità ed autonomia. Va ricordato che anche l’accesso alle diversi posizioni funzionali è avvenuto con requisiti e modalità differenti.
Non da ultimo: abbiamo rimarcato l’appiattimento professionale che ne consegue, particolarmente stridente in un clima politico che proclama di privilegiare il merito e la performance individuale: al MEF in 7000 percepiremo per l’anno 2010 lo stesso compenso accessorio!
Ci siamo dunque dichiarati assolutamente contrari all’adozione della scala parametrale per area.
L’amministrazione che fino ad allora non si era accorta delle difficoltà che la sua proposta comportava nella materiale liquidazione dei compensi, ha quindi cambiato rotta decidendo di accettare la proposta della maggioranza delle sigle sindacali “limitatamente all’esercizio 2010” per sopperire alle difficoltà operative rilevate.
Su invito del Capo dipartimento e considerato che l’amministrazione ha adottato la predetta scala solo con riferimento al FUA 2010, abbiamo deciso di aderire all’accordo allo scopo di permettere una veloce liquidazione del trattamento accessorio. Le parti si sono poi impegnate ad un successivo accordo per regolamentare l’assetto economico- professionale dopo i passaggi di posizione economica.
ACCORDO NAZIONALE RIPARTO RISORSE
Nel corso della lunga maratona è stato firmato anche l’accordo sulla definizione delle regole di ripartizione delle risorse ex art. 51, co. 2, della legge 388/2000 (assistenza fiscale) e ex art. 43, co. 5, della legge 449/1997 (economie di gestione), tra il FUA delle aree professionali ed il fondo della dirigenza.
La nostra proposta di istituire una indennità di sostituzione della dirigenza, destinata al personale delle aree che effettivamente abbia ricoperto tale ruolo, in alternativa all’indennità di reggenza, non più attuale per mancanza di personale che rivesta tale funzione, è caduta nel vuoto. Anche per questo accordo abbiamo scelto di firmare per arrivare ad una veloce liquidazione delle somme.
PRESENTAZIONE SIVAP
Nel tardo pomeriggio l’amministrazione ha poi illustrato a tutte le sigle sindacali rappresentative sia delle aree sia della dirigenza il nuovo sistema di valutazione del personale, annunciando che partirà in via sperimentale dal 1° luglio 2011. Gli interventi sindacali hanno tutti evidenziato le difficoltà che in questo momento incontra soprattutto la periferia nell’adottare un qualsiasivoglia sistema di valutazione.
Il materiale consegnatoci dall’amministrazione merita uno studio accurato, pertanto formuleremo le nostre osservazioni successivamente.
Sono previsti altri incontri sindacali, vi terremo informati.
Walter MARUSIC Rita BONTEMPO