ECCO LE NOVITA’ DEL DECRETO LEGGE 90/14 DOPO LA SUA TRASFORMAZIONE IN LEGGE

PALe principali novità sono: la riammissione dei professori universitari al trattenimento in servizio, l’eliminazione delle disposizioni di salvaguardia per i c.d. “quota 96” della scuola ed il passo indietro sulla modifica dei trattamenti pensionistici per le vittime del terrorismo.

 

Sintesi dei contenuti del provvedimento

Il provvedimento ha incassato il sì del Senato, con una sforbiciata rispetto al testo passato alla Camera. Sono saltate diverse misure, tutte sul fronte pensioni. Alla Camera è stato approvato in seconda lettura senza alcune modifiche perché il Governo ha posto anche lì la questione di fiducia.

 Abolito il trattenimento in servizio

Dalla fine di ottobre nessun dipendente pubblico potrà restare a lavoro dopo avere raggiunto i requisiti pensionistici, mentre finora la carriera poteva protrarsi ancora per due anni. La regola vale anche per i magistrati, anche se con un’attenuante: per loro lo stop scatterà solo a inizio 2016, al fine di garantire la funzionalità degli uffici giudiziari. Anche perché in magistratura gli anni extra concessi erano 5 (fino ai 75 anni).

 Pensionamenti d’ufficio a 62 anni

Le pubbliche amministrazioni potranno mandare a riposo i loro dipendenti, motivando la scelta, a 62 anni, purché abbiano l’anzianità massima. Si tratta di uscite anticipate di 4 anni rispetto al limite dei 66 anni. La possibilità era già prevista, ma la ricetta viene modificata, così da facilitarne l’applicazione, includendo nella platea degli interessati anche i dirigenti. La soglia d’età non è però uguale per tutti, per i medici sale a 65 anni. Sono esclusi invece magistrati, professori universitari e primari.

 Turnover, mille nuovi vigili del fuoco

Si passa dalle persone alle risorse, per cui le amministrazioni possono procedere ad assunzioni che non superino il 20% delle spese sostenute per quanti sono usciti nel 2014, la percentuale si alza al 40% nel 2015 per arrivare al 100% nel 2018. Delle accelerazioni sono previste per i vigili del fuoco, con la creazione di oltre mille nuovi posti, e per le forze di polizia, per cui è previsto uno scorrimento veloce delle graduatorie, in vista di Expo 2015.

 Mobilità obbligatoria ma non per mamme

Un dipendente pubblico potrà essere trasferito da un ufficio all’altro, nel raggio di 50 chilometri, senza previe motivazioni. Ma tutto ciò non vale per i genitori con bambini sotto i 3 anni o tutelati dalla legge 104. I criteri generali per la definizione della mobilità saranno decisi insieme ai sindacati. Lo stesso vale per il demansionamento: al massimo si potrà scendere di un gradino.

 Stop a incarichi una volta in pensione

Le modifiche introdotte nell’iter parlamentare hanno esteso la platea anche a società ed enti a controllo pubblico, ad eccezione dei componenti delle giunte degli enti territoriali e dei membri degli organi elettivi di ordini professionali.

Nessun cedimento sul dimezzamento di permessi e distacchi sindacali che decorreranno dal 1 settembre prossimo.

 Razionalizzazione Authority, rafforzate incompatibilità

Il dl fa ordine sul fronte Authority, resta in piedi l’ipotesi di accorpamento delle sedi, ma solo se non vengono rispettati i nuovi vincoli: il 70% del personale deve essere concentrato nel ‘quartier generale´. Ma non è solo una questione di immobili, nel mirino ci sono anche le cariche: ecco che i dirigenti usciti da Banca d’Italia, Ivass e Consob nei due anni successivi non possono ricoprire ruoli nei soggetti regolati.

 Riduzione diritti camerali: -50% ma in 3 anni

Il dimezzamento delle somme dovute dalle imprese alle camere di commercio ci sarà, anzi la prospettiva è l’abolizione, ma arriverà con gradualità, solo nel 2017, come richiesto da Unioncamere. Un emendamento ha infatti spalmato il taglio in tre tranche (per il 2015 -35%, per il 2016 -40%).

 Anac, poteri a Cantone

Viene allargato il campo d’azione del presidente dell’Autorità Anticorruzione, ruolo oggi ricoperto da Raffaele Cantone. La sua vigilanza sui contratti d’appalto a rischio coinvolgerà pure le concessionarie e potrà proporre commissariamenti anche nei casi in cui il procedimento penale non sia stato ancora aperto.

Infine, dopo l’approvazione, con la fiducia, alla Camera in seconda lettura, si chiude questa partita e si guarda avanti, anche perché secondo il ministro Madia «il cuore della riforma» sta nel ddl delega, in discussione al Senato a partire da settembre.

Le incognite per il personale delle Pubbliche Amministrazioni rimangono aperte, anche per le conseguenze delle ultime notizie negative sulla nostra economia.

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Claudia Ratti

Una Risposta a “ECCO LE NOVITA’ DEL DECRETO LEGGE 90/14 DOPO LA SUA TRASFORMAZIONE IN LEGGE

  • paolisso vito
    10 anni fa

    siamo al solito…………….a rimetterci saranno sempre i lavoratori…………..non siamo tutti uguali…………leggo su alcuni quotidiani che i professori……..prendono ancora gli scatti di anzianita’……………mentre per i dipendenti………….ministeriali………..furono tolti nel lontano 86-87 questa e’ una vergogna……………la pensione con 61 anni e mezzo di eta’ e 39 anni di contributi…………..si va in pensione? mai…………….viva la casta.