FLASH 2011 N. 65 – I FURBETTI DEL PERMESSINO
I furbetti del permessino… due anni dopo!
Che fine hanno fatto i milioni di euro che dei sindacati dovevano restituire per i permessi presi indebitamente?
Due anni fa abbiamo ricevuto una nota del Dipartimento per la Funzione Pubblica relativa al controllo dell’utilizzo dei permessi sindacali per l’anno 2007.
La comunicazione riportava i “numeri” relativi ai permessi fruiti da tutti i sindacati con i relativi sforamenti di alcuni e gli importi che avrebbero dovuto restituire all’erario.
I giornali riportarono la notizia, seppur distorcendo e nascondendo alcuni dati, come spesso capita.
Gli sforamenti a cui facciamo riferimento si verificarono nel 2007, l’anno in cui si svolsero le ultime elezioni delle RSU, pertanto per queste organizzazioni sindacali utilizzare molto più dei permessi sindacali a disposizione non ha comportato soltanto un danno all’erario ma anche una moltiplicazione illecita dell’attività di propaganda e proselitismo ai danni di chi, invece, si comportò correttamente.
Dopo due anni, nei quali non si ha avuto più notizia della restituzione del maltolto, ci chiediamo:
“Che fine ha fatto il ministro Brunetta, castigatore dei sindacati e dei dipendenti pubblici che, a suo dire, sono fannulloni e improduttivi?
Se lo zelante Ministro tiene tanto alle casse dello Stato, perché ha desistito dal recuperare questi soldi?”
Per memoria riportiamo le somme da restituire, attribuite dallo stesso ministero di Brunetta, alle rispettive sigle sindacali.
CGIL | CISL | UIL | RDB | CONFSAL | |
Importi da restituire | € 1.773.194 | € 1.291.791 | € 1.081.195 | € 1.241.517 | € 130.492 |
In questi ultimi due anni si sta verificando la stessa cosa.
Le sigle sindacali si sono accordate per continuare a utilizzare permessi e dei distacchi che non gli spettano più. Ma non, come in passato, sforando il monte ore disponibile, bensì con una tecnica molto più sottile: evitando di far votare i lavoratori del Pubblico Impiego e di contare le adesioni sindacali.
Il censimento degli iscritti, che si doveva svolgere nel 2008 e nel 2010, non è stato tenuto in considerazione e le elezioni per le RSU, che si dovevano svolgere nel 2010, solo state sospese a tempo indeterminato. La responsabilità di questa situazione è,di questo Governo che , attraverso un gioco di norme e leggine, ha sospeso la periodica revisione della rappresentatività sindacale.
Noi accusiamo questo Governo di essere appiattito sulla volontà di alcune sigle sindacali, a totale danno DI QUEI SINDACATI CHE OGGI SONO SOSTANZIALMENTE RAPPRESENTATIVI e della democrazia di questo paese.
Paola SARACENI Francesco PRUDENZANO