LANCI DI AGENZIA
P.A.: UGL, 25 OTTOBRE STATI GENERALI DEL PUBBLICO IMPIEGO =
Roma, 12 ott. (Adnkronos) – L’Ugl ha convocato per il 25 ottobre prossimo gli stati generali del pubblico impiego. Obiettivo: decidere le iniziative da mettere in campo a fronte delle misure e dai tagli che da tempo stanno colpendo il settore, aggravati dall’ultima manovra varata dal Governo.
Alla riunione parteciperà il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella. “I dipendenti pubblici stanno vivendo da troppo tempo una situazione drammatica colpiti da provvedimenti ingiusti e iniqui. Non possiamo restare a guardare”,
dice ricordando lo stato di agitazione proclamato già nel luglio scorso. “Ora pero’ la questione e’ diventata davvero drammatica. Non possiamo piu’ accettarlo e per questo decideremo in quest’occasione quale sara’ l’iniziativa più giusta da mettere in campo per far si’ che venga finalmente ascoltata la voce dei lavoratori”, conclude.
(Sec-Tes/Col/Adnkronos)
PUBBLICO IMPIEGO: UGL, CONVOCATI PER IL 25 OTTOBRE STATI GENERALI =
(AGI) – Roma, 12 ott. – Convocati per il 25 ottobre gli stati generali del pubblico impiego per decidere quali iniziative mettere in campo a fronte delle misure e dai tagli che da tempo stanno colpendo il settore, aggravati dall’ultima manovra varata dal Governo.
Alla riunione partecipera’ il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, per il quale “i dipendenti pubblici stanno vivendo da troppo tempo una situazione drammatica colpiti da provvedimenti ingiusti e iniqui. Non possiamo restare a guardare. Da luglio siamo in stato di agitazione, ma ora la questione e’ diventata davvero drammatica. Non possiamo piu’ accettarlo e per questo decideremo in quest’occasione quale sara’ l’iniziativa piu’ giusta da mettere in campo per far si’ che venga finalmente ascoltata la voce dei lavoratori”. (AGI)
Sono profondamente indignata, frustrata, demotivata, nauseata, arrabbiata, frastornata, impoverita, destabilizzata, disperata, impaurita. Questi sono solo una parte delle sensazioni che sto vivendo sulla mia pelle… ho scelto apposta aggettivi non volgari (che di volgarità ce n’è abbastanza nei nostri politici) Ho 58 anni e non credevo che il mio futuro divenisse così incerto e precario. Sono dipendente pubblica, comparto Pubblica Istruzione. Quello che ci stanno facendo è una vergogna e lo fanno impunemente. Non c’è una parte poltica che ha speso una parola seria nei nostri confronti. Pensano solo a salvare se stessi e i loro privilegi. Chi è al Governo più spudoratamente, gli altri in modo più soft, ma ugualmente intenti a salvare i propri vantaggi. Sarò sicuramente a Roma a manifestare.
Gli Stati Generali saranno convocati a Roma il 26 ottobre nel primo pomeriggio, vi faremo sapere presto luogo e ora. E’ un’iniziativa che rivoluziona l’attuale modo di fare sindacato, in quanto dà un’impronta nuova all’azione di contrasto alle misure anticrisi basate su tagli lineari e indiscriminati, che metteranno sicuramente a rischio e comprometteranno seriamente il buon andamento della PA e del Paese. Ma sopratutto il sindacato non può rimanere in silenzio davanti al massacro dei dipendenti pubblici. Pertanto è venuto il momento di fare una protesta dura e organizzata con presidi davanti ai Ministeri con larga mobilitazione degli iscritti. Questo momento storico, particolarmente difficile, ci chiede un salto di qualità nel senso della partecipazione attiva: tutti gli iscritti, ma direi anche i simpatizzanti, se hanno a cuore il loro futuro e quello dei propri figli devono dare man forte a questa iniziativa sindacale. Dobbiamo fare sentire la nostra voce di dissenso a difesa dei diritti di tutti i lavoratori, in particolare quelli del P.I. che più degli altri subiscono continue penalizzazioni. Dobbiamo riuscire a porre un argine a questa politica che impoverisce le tasche dei lavoratori, i quali quotidianamente pongono le loro capacità al servizio del Paese. I politici devono indietreggiare da questo atteggiamento dissennato e poco lungimirante. Siamo qui per opporci agli atti muscolari della classe politica sicuri della forza delle nostre idee. Rinnovo a tutti e a ciascuno l’appello a partecipare e a stimolare gli altri con il proprio esempio e le proprie convinzioni a difendere i diritti dei lavoratori. Preparatevi per il giorno 26 ottobre!
Tutti insieme…
ALLA LOTTA…
…ma TUTTI INSIEME…
Stimatissimo Marco, grazie per lo scursus storico dei vent’anni addietro, capire e conoscere la tua fotografia è un contributo importante che hai fornito a tutti coloro che ti leggeranno. Oggi, la figura del dipendente pubblico è stata snaturata, sradicata, divelta. Ci hanno messo in condizione di non operarenei confronti dei cittadini, con l’intenzione di privatizzare tutto ciò che è pubblico.
La grande SOLA c’è l’hanno rifilata i governi precedenti con l’attuale Governo che da diciottanni di promesse alla Vanna M…..finalmente si sono tolti la maschera.
Ci troviamo nel pieno oscurantismo statale, con persone incapaci di legiferare avendo il senso dello Stato. Tutti sono da mandare a casa senza buonauscita, e senza vitalizio in quanto hanno tradito gli elettori, affamando il Paese seminando vittime del sistema.
Oggi ci troviamo alla resa dei conti, in primis con la UE e company, bisogna fare sul serio per diversi motivi, sia per dare etica,senso dello Stato, speranza e unitarietà di intenti collettivamente per raggiungere gli obiettivi di base per la ricrescita di un vero sistema sociale. Abbiamo il 50% degli Italiani che evade, mentre l’altro 50% non evade, abbiamo abbondante lavoro nero, abbiamo falsi invalidi, dilaga la corruzione e le attività illecite.
Costruire un programma di pochi punti da raggiungere è possibile e si può, e non è solo di destra o sinistra, ma solo inserire nuovi personaggi della politica che hanno il senso dell’onore e dell’ onestà verso lo Stato e la società attuale. Prendiamo i sindacati, loro per primi dovranno essere messi sul banco degli imputati, hanno disertato il mandato dato dagli iscritti, a volte stanno con i lavoratori e molto di più all’ interno del Palazzo, ballando su due fronti, anche questi sicomori saranno abbattuti dal loro sistema. Siamo allo sbando, ma non bisogna spegnere la speranza di cambiamento. I giovani devono essere messi in condizione di lavorare con serenità, le famiglie italiane a reddito fisso devono essere riconosciute come un bene sociale e non privato in quanto è l’unica fonte di ricambio generazionale di un paese che si è sempre definito democratico, ma che in effetti, da vent’anni ad oggi, viviamo sotto un regime morbido che si è inasprito ed inalberato scagliandosi contro le fascie sociali medio deboli e questo non è per niente buono.
Ci occorrono uomini e donne preparate al senso civico ed etico dello Stato, con reali discipline e specializzazioni per tutte le aree d’ intervento: Scuola, Sanità, Lavoro, Ambiente, Industria, Infanzia, Famiglia, Terza età, Finanze ed Economia.
La riduzione del numero dei parlametari èd’obbligo, il futuro di costoro dovranno prendere sotto braccio l’ attuale Costituzione Italiana ed applicarla. Abbiamo bisogno di uno Stato presente, con un Governo di garanzia e sobrietà reale, dove l’unico scopo sarà quello di governare per tutti i cittadini italiani e poi per gli stranieri, riacquistare credibilità all’ estero con figure dinamiche e trasparenti capaci di ricucire gli strappi e la vergogna del precedente, oggi, attuale governo. La politica è una cosa seria.
Ps. fino a quando continueremo a scirvere, e non ci organizziamo in massa civilmete a sostare intorno a Palazzo Chigi, o davanti al Palazzo della Presidenza della Repubblica con un solo slogan: E’ tempo di andare a Casa, sciogliere le Camere di Senato e C.Dei Deputati è un atto di fiducia verso il Popolo Italiano, per le nefandezze, l’immobilismo, il senso unico e la cotardia degli incapaci, prima che si raggiungano punte di non ritorno. E’ compito del Presidente della Repubblica sciogliere le Camere, ed attivare le forze armate a tutelare la repubblica e l’attuale Costituzione, in nome di questa e la nefandezza con l’ingiusto attacco alla Magistratura oggi, e chissà, domani verso il Presidente della Repubblica, togliere la spina è democratico e non ha niete di rivoluzionario, un atto che faranno impennare le borse italiane ed estere, fino a prova contraria l’Italia ha mille risorse naturali ed imprenditoriali.
Condivito tutto ció che ha detto Marco. Vorrei aggiungere che gran parte dei nostri politici sono anche impiegati dello Stato perché: docenti, magistrati e militari in astensione temporanea, medici, ecc ecc. Ma guarda caso loro non debbono presentare certificati medici se si assentano, non gli viene tolto un cetesimo per i giorni che stanno a casa, capirai stanno a casa anche quando stanno bene, tanto “…..e io pagooooooo”. FINIAMOLA, SIAMO ESASPERATI!!!!! Mai visto un simile schifo, forse ci deve “scappare il morto” per tornare ad essere un paese civile di cui andare fieri??????????
concordo in pieno con Marco, il sacco HA STRABORDATO!!!!!!
Sono la bellezza di diciotto anni (sì, dico proprio diciotto = 18 e ANNI, non mesi o giorni), dai tempi delle prime norme privatizzanti del settore, che ormai ci stanno letteralmente massacrando. Tutto ci hanno tolto: 1) indennità di istituto, 2) congedo straordinario, 3) aumento dei giorni di ferie dopo quelli che erano i periodi previsti dal vecchio Statuto del Personale Civile e Militare, 4) la ‘pubblicità’, in quanto la normativa dei pubblici dipendenti era ben salda nell’ambito del Diritto Amministrativo, eccetera, eccetera. A più riprese ‘sti stronzi hanno tentato (ed ancora ogni tanto ci provano) a volerci remunerare con titoli di stato pari a della carta straccia – si può dire – in quanto non valgano più un ‘kaiser’ e non solo, fra il 1994 e il 1995 ci hanno tolto pure una quota sui tutti i conti di deposito bancari e postali!!!!! Ci vogliamo dimenticare anche le Leggi Bassanini? Sì, sotto l’aspetto amministrativo sono state utili, sono state semplificate molte cose (anche se alcune potevano rimanere come erano), ma anche loro hanno razionalizzato parecchio anche il settore del pubblico impiego (dal 1995 al 1998, se la memoria non mi tradisce). Negli anni 2000 ad oggi i tagli sono stati molto più incisivi – senza poi escludere il divieto, imposto a più riprese, di assunzione nella P.A.. Tra la metà degli anni 2000 ad oggi, ed in varie circostanze, c’è stato il pericolo che da un momento all’altro i nostri politici si facessero loro anche il Fondo Unico alimentato con i soldi nostri per finanziare le riqualificazioni ed altro. Il lusso di stare a casa con la febbre magari a 40°-41°, con il rischio anche di crepare (o quasi?) … e poi chi più ne ha, più ne metta. Basta io – come suppongo anche chi mi legge ora od anche chi mi leggerà poi – mi sono veramente rotto, ma ROTTO ….. (bip!). Ora questi ‘gentil signori’ (stile goldoniano) se non cominciano loro a fare sacrifici al posto nostro, veramente rischiano che all’improvviso si ritrovano tutti i 3 milioni di pubblici dipendenti di ogni settore, riversarsi presso di loro e cominciare a rompere qualche finestra o muro (un’altra sorta di Porta Pia?) a Montecitorio, Palazzo Madama o chissà in quale altro luogo. ‘Mobbasta!!!!!!