Ora basta, i pubblici dipendenti hanno già dato!
Licenziamo i veri fannulloni, gli impiegati in esubero nella fabbrica del nulla: la politica.
Diamo per assunto che c’è bisogno di soldi, diamo per assunto che il nostro debito è troppo alto e che se non troviamo moltissimi miliardi di euro l’Italia fallisce.
Si potrebbero dire tante parole su questo punto ma, per utilità di ragionamento, diamo queste affermazioni per vere.
In un paese normale, i cui governanti abbiano un minimo di senso di responsabilità e molta meno faccia tosta dei nostri, la prima cosa che questi dovrebbero proporre è di far pagare a chi ha di più. Lo capirebbe anche un bambino.
E invece proprio non gli va, non vogliono rimetterci manco un euro.
L’esempio è il “contributo di solidarietà” (che poi era veramente poca cosa visti i meccanismi previsti nella norma) che i nostri politici hanno avuto l’insolenza di dire che era “un attacco al ceto medio.”
Ma dei 3.250.000 dipendenti pubblici quanti hanno un reddito superiore a 90.000 euro?
Mentre tutti i parlamentari e molti di coloro che “vivono di politica” hanno un reddito abbondantemente sopra quella cifra.
E allora si capisce cosa intendono quando dicono che il contributo di solidarietà è un attacco al ceto medio: alludono al LORO ceto medio.
E’ evidente che, per mantenere la coesione sociale, i tagli devono iniziare da chi ha di più, anche se i relativi risparmi di spesa appaiono poco significativi nella enorme massa del debito.
Non prendeteci in giro: noi stiamo pagando da anni, con aumenti da fame e con il blocco (a questo punto ad libitum) dei contratti.
Non c’è altro da prendere a chi ha mediamente un reddito lordo di 28.500 euro. E tantomeno può aumentare l’IVA, sarebbe una tassa indiretta pagata per prima da chi ha un reddito basso.
Tutti si sono esercitati a fare l’elenco dei tagli “più giusti” per recuperare i soldi che servono, proviamo a farlo anche noi:
- Contributo di solidarietà del 10% per i redditi superiori ai € 60.000 (che già è un ottimo reddito).
- Abolizione delle Province (il personale sarà ricollocato in comuni e regioni).
- Riduzione del 50% del numero dei parlamentari.
- Abolizione di tutte le pensioni parlamentari in assenza di un periodo di contribuzione pari a quello di tutti gli altri cittadini.
- Abolizione immediata dei finanziamenti pubblici ai partiti.
- Eliminazione di ogni buonuscita per incarichi pubblici (esempio per i consiglieri regionali)
- Cancellazione di tutte le auto blu.
Ci pare un buon inizio!
STIAMO ORGANIZZANDO PRESIDI DAVANTI A TUTTI I MINISTERI
IL CALENDARIO SARA’ RESO NOTO NEI PROSSIMI GIORNI
Paola Saraceni Francesco Prudenzano
347.0662930
IL RISANAMENTO DELL’ITALIA E’ SEMPLICE DA FARE COSI DA PAESE POVERO DIVENTEREMO UN PAWESE RICCO DIAMO AUI PARLSAMENTARI LO STESSO STIPENDIO DI UN DIPENTENDE PUBBLICO TOGLIAGLI TUTTI I LORO PRIVILEGGI,TOGLIAMOGLI LE PENSIONI DOPO UN ANNO MA DEVONO LAWVORARE 40 ANNI COME TUTTI GLI ONESTI CITTADINI, TOGLIAMOGLI TUTTI I LORO PRIVILEGGI DEVONO VIVERE COME UN NORMALE CITTADINO, ALTRIMENTI COMINCIAMO CON PROTESTARE CHE NON VOGLIAMO PIU’ TRATTENUTE SULLO STIPENDIO PER LA SANITA’ ANCHE PERCHE’ QUELLA PUBBLIA E’ INEFFICIENTE PER CUI SE ABBIAMO BISOGNO DI VISITE SPECIALISTICHE PER NON ASPETTARE MESI DOBBIAMO PAGARE DI TASCA NOSTRA. TOGLIAMOCI DALL’EUROPA CHE CI HA PORTATO SOLO AD AFFONDARCI RICHIEDIAMO LA NOSTRA VECCHIA BELLA LIRA E SOIPRATTUTTO CONTROLLIAMO I PREZZI CHE CON L’EURO SONO ANDATI ALLE STELLE POPOLO ITALIANO CI DIAMO UNA BELLA SVEGLIATA COMINCIAMO ANCHE NOI A SCENDERTE IN PIAZZA FACCIAMO I PRESIDI DAVANTI A SENATO E LA CAMERA DEI DEPUTATI LASCIAMOLI DENTRO PER UNA SETTIMANA POI VEDREMOI SE FRANNO PIU’ I GRADASSI. SI PARLA SEMPRE PIU’ DI SCANDALI MA POI ARRIVA UN MINISTRO QUALSIASI E METTE A TACERE TUTTO E ORA DI DIRE BASTA LA DEVONO SMETTERE DI PRENDERSELA SEMPRE CON I SOLITI CITTADINI ONESTI.POPOLO ITALIANO FACCIAMO IN MODO CHE I NOSTRI GOVERNANTI SI SENTANO CON IL FIATO SUL COLLO. POI VEDREMO SE AVRANNO I CORAGGIO DI LINCIARCI COME STANNO FACENDO DA DECENNI.
Queste di Intesa sono tutte osservazioni sacrosante. Dobbiamo mantenere una massa di pensionati falliti a qualsiasi altra attività, e poi si taglia la sanità e si infierisce su di noi con il pretesto del rendimento e di una produttività che Brunetta non conosce e di cui in realtà non gl’importa nulla. Infatti delega la definizione a criteri oscillanti,locali e pericolosamente astratti. Noi, a parte la malattia, siamo già soggetti a regole di comportamento e di disciplina….non capisco perchè proprio loro che stanno nella grascia si sentano in diritto di far vivere noi , o i più svantaggiati di noi, nella paura. La Casta è più che mai arrogante, antiquata, irrispettosa di chi li ha eletti. Non è che per caso desiderano un calcio così rotolano via e, quantomeno, la paura , l’angoscia, a chi ha già tanto poco, venga risparmiata?
è giunto il momento di andare tutti a palazzo Chigi ed azzerare il governo una volte per tutte!!!!!!!!1
Non ci sono più parole ora che la triade ha cancellato con un colpo di spugna il servizio militare e gli anni universitari ai fini dell’anzianità di servizio per allungare gli anni di lavoro senza alcuna contrattazione voi cosa ne pensate?io penso sia l’inizio per cancellare del tutto i diritti acquisiti.
leggo con piacere che molti la pensano come me , dico che e’ ora di finirla di lamentarsi solamente delle ingiustizie ( che temo peggioreranno ) e cominciare a puntare i piedi, a fare sul serio , a fare male; altrimenti continueranno a bastonarci e noi continueremo a subire e a consolarci con le stupidaggini tipo le cazzate che danno alla televisione , l’ultimo modello di cellulare ed altre cose che di certo non migliorano la nostra situazione .
I riscatti per la laurea e l’anno di servizio di leva non utili al conteggio dell’anzianità minima di pensionamento? Questi sò pazzi! Fanno dei diritti acquisiti carta straccia. Hanno demandato alla riforma costituzionale il dimezzamento della loro Casta……Come dire….tra qualche anno e con situazioni politiche che possono diluire od annullare il rinvio.
A casa tutti i politici con rinnovo e dimezzamento del numero dei parlamentari e delle loro indennità , benefici cancellati devono dare l’esempio!
All’elenco dei tagli “più giusti”, si potrebbe aggiungere, senza eliminare ulteriori suggerimenti:
• Eliminazione degli stipendi extra per tutti coloro che vengono posti “fuori ruolo” (articolo del Corriere della Sera del 25.08.2011 http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/25/Quei_super_dirigenti_statali_pagati_co_8_110825041.shtml). Generalmente, i “fuori ruolo” non sono impiegati di basso livello ma personaggi che occupano i vertici del pubblico impiego e che considerano il “fuori ruolo” come un riconoscimento al proprio valore quindi potrebbero godere delle proprie capacità e mantenersi lo stipendio di provenienza (che raramente è esiguo) e impegnarsi GRATIS E PER AMORE DELLO STATO in tutte le incombenze che derivano dal riconoscimento delle proprie capacità;
• Modificare l’art. 36 della Costituzione in modo che eventuali questioni di illegittimità sollevate, anche da una sola categoria, valgano per tutte le categorie esistenti oppure per nessuna altra lo richieda. Ogni volta che vengono toccati gli stipendi (soprattutto quelli di un certo livello) c’è sempre qualche “Associazione” che solleva questione di legittimità costituzionale in base all’art. 36 Cost. (Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.) asserendo che non si possono toccare i diritti acquisiti e che la retribuzione deve essere proporzionata, sufficiente e dignitosa. Ovviamente i diritti sono acquisiti e la retribuzione deve essere dignitosa per tutti tranne che per i semplici impiegati ai quali nessuno ha mai neanche ventilato l’idea dell’incostituzionalità (sindacati compresi) delle varie manovre. E’ pur vero che se la questione di illegittimità costituzionale venisse posta dalla stragrande maggioranza degli impiegati, non verrebbe mai riconosciuta perchè creerebbe nocumento agli introiti finanziari mentre quando viene posta da una minoranza ammanicata è più facile accettarla, all’insaputa di tutto il popolino ignorante (ci sono anch’io), tacitando chi può e, soprattutto, sa come farsi valere. Tanto, la massa degli impiegati non solo non sa ma, forse, non ha neanche i mezzi per retribuire un principe del foro che sia in grado di portare avanti una questione di illegittimità costituzionale così complessa ed importante.
• Fare in modo che le pensioni di reversibilità dei nostri “onorevoli” vengano erogate solo agli “aventi diritto per familiarità” e vengano considerate, e depennate, con le stesse regole utilizzate per tutti i semplici cittadini italiani per i quali, nonostante tutto, vige l’art. 36 Cost. Da tanti anni vige una norma (molto poco conosciuta e mai pubblicizzata nè da chi la fece nè, tantomento, dai solerti giornalisti che spulciano tutto ciò che succede) in base alla quale i nostri “onorevoli lasciano in eredità la propria pensione a chi vogliono loro, non solo ai propri vedovi. Basta una sorta di testamento o dichiarazione con la quale si destina l’intera pensione a colui che si vuole beneficiare. Cioè, chi può e vuole ringraziare cospiquamente una persona (fosse anche un parente, amico, collaboratore, servitore, autista o altro) gli lascia un vitalizio di tutto rispetto, fino alla di lui morte, pagato con i soldi dei contribuenti, ignorati e tartassati. Il problema non si porrebbe tanto se tali pensioni di reversibilità venissero elargite solamente a persone sufficientemente anziane ma si pone soprattutto quando vengono elargite a persone giovani che, fino alla loro lontana dipartita, continueranno a percepire una pensione stratosferica e mai guadagnata.
• Eliminare gli stipendi per il lavoro di parlamentare e avere diritto alla pensione non solo dopo un unico mandato ma con lo stesso criterio utilizzato per le pensioni dei comuni impiegati. La parola “onorevole” vuol dire che la persona alla quale si attribuisce è una persona che deve essere onorata per il suo impegno ma vuole anche dire che è onorevole per la stessa persona impegnarsi. Quale mansione è più “onorevole” di quella di spendere il proprio tempo per gestire nel modo migliore uno stato? Solo pochi sono in grado di farlo. Tutti gli altri non sono in grado di promulgare leggi sagge, di gestire oculatamente le finanze della nazione, di imporre tasse giuste e governare senza scontrarsi per motivi esclusivamente campanilistici e dannosi e permettere, così, il prosperare de popolo amministrato. Quindi, per i nostri onorevoli dovrebbe essere sufficiente sapere quanto sono indispensabili alla popolazione e non anelare per motivi biecamente economici alla poltrona. Per essere sicuri che ciò accada basterebbe promulgare una legge con la quale si definisce lo stipendio dei nostri “onorevoli” (senza esclusione di partito): coloro i quali avevano già una occupazione (professione o mansione o qualunque altro incarico stabilmente retribuito) al momento dell’incarico politico continuano a mantenere lo stipendio preesistente l’incarico di onorevole mentre quelli che vivono solamente del lavoro di parlamentare percepiscono uno stipendio equivalente a quello di Dirigente di prima fascia nella P.A. (stipendio di tutto rispetto) ed, eventualmente, livellare ad esso gli emolumenti di chi percepiva uno stipendio inferiore. Ovviamente, gli spostamenti per motivi di lavoro dovrebbero essere pagati dallo Stato, evitando “auto blu ad personam” e voli di Stato; si potrebbero agevolmente utilizzare i taxi, i treni (prima classe) e gli aerei di linea (business class), solamente per gli interessati e non per tutta la famiglia, anche perchè non tutti i nostri politici rischiano degli attentati. Sicuramente, in questo modo, verrebbero abbattuti i costi della politica e si attuerebbe una grossa scrematura della classe politica. Oltretutto anche gli esborsi derivanti dalle pensioni pagate ai politici sarebbero enormemente inferiori.
Ci sarebbero ancora tanti “tagli giusti” da fare e si potrebbero individuare con un minimo di buon senso e mancanza di avidità. Vorrei, comunque, raccontare un aneddoto accadutomi una ventina di anni fa, quando presi un taxi per recarmi all’aeroporto a seguito di uno spostamento di lavoro.
Era periodo di elezioni ed il tassista, senza essere minimamente sollecitato, dovette dire la sua sul nostro sistema politico e sulle contromisure che il popolo avrebbe dovuto prendere.
Secondo lui, tutti i politicanti erano dello stesso stampo indifferentemente a qualunque partito appartenessero e, per il bene dell’Italia, la cosa migliore sarebbe stata di cambiarli tutti. Poichè nessuno se ne sarebbe andato volentieri e spontaneamente ed era necessario un ricambio totale e definitivo, disse che, per lui, la cosa migliore era rinchiuderli tutti nelle camere ed eliminarli fisicamente. A ciò sarebbe dovuto seguire un interpello a tutti coloro che erano interessati a governare, alle seguenti condizioni.
Ognuno doveva presentare un proprio programma politico, con i costi ed i tempi previsti per risanare la, già allora, disastrosa situazione economica italiana e si sceglieva, vox poluli, quello che dava più affidamento.
Alla fine del mandato c’erano tre opzioni:
• Il prescelto aveva realmente mantenuto le promesse ed era riuscito a risanare la situazione. Veniva riconfermato e ricompensato esageratamente;
• Il prescelto non era riuscito a mantenere completamente le promesse ma era riuscito a non far peggiorare la situazione italiana. Lasciava il posto ricoperto e tornava al lavoro che aveva precedentemente, senza ricompensa;
• Il prescelto non solo non era riuscito a contenere o migliorare ma la situazione era peggiorata. Gli venivano confiscati tutti i beni familiari e veniva eliminato fisicamente.
Quando gli feci notare che, forse, questa ultima evenienza era eccessiva, oltre che poco democratica, mi disse che “se uno sa che rischia di morire, accetta quell’incarico solo se è in buona fede ed è convinto di agire per il meglio e non per avere privilegi perchè, comunque, perderebbe tutto. Altrimenti non ci prova nemmeno”.
Oltre a tutte le misure + o – condivisibili per abbassare il debito pubblico ne proporrei una in più per i costi della politica: il numero dei parlamentari dovrebbe essere proporzionale al numero degli voti validi nella tornata elettorale (e non della popolazione).
Si potrebbe così avere una misura tangibile di cosa pensa in generale l’elettorato della nostra classe politica.
Quanto poi al pubblico impiego si dovrebbero responsabilizzare (economicamente) tutti i dirigenti ed a cascata tutti gli altri impiegati, in questo tutti i sindacati hanno la loro parte di responsabilità; se una pubblica amministrazione funziona bene tutto lo stato sociale della nazione ne trae vantaggi ma se non funziona tutta la nazione è destinata al fallimento sociale (ed in Italia ormai ci siamo vicini).
ma perchè tagliare il numero di parlamentari (iter costituzionale) basterebbe tagliare il budget di spesa non di molto del 30-40 5 e quanti miliardi di euro si risparmerebbero con la semplice procedura del decreto legge !!!!
La verità è che continuano a fare come il re e la sua corte nel racconto “La Morte Rossa” di Edgar Allan Poe
Che pena, infinita pena per questa Italia per cui molti hanno dato la vita, come Borsellino e Falcone e tanti onesti servitori dello Stato
condivido i pensieri precedenti, soprattutto la proposta di ugl-intesa di fare dei tagli dove non si fa certamente del male ( auto blu, pensioni ai parlamentari, nimero dei parlamentari, riduzione percentuale degli stipendi oltre i 90.000 euro l’anno, ecc)
Perchè per una volta non aderire allo sciopero del 6 settembre indetto dalla CIGL????
Le difficoltà in cui versano il lavoratori in questo particolare momento storico sono comuni e non hanno un colore politico!
Immaginate anche l’importanza del segnale … se 2 sindacati di colori politici diametralmente opposti scioperassero assieme!
Personalmente parteciperò come ho partecipato a tutti quelli indetti anche dai sindacati di base (USB) da 2 anni.
La cosa piu’ grave e’ che noi abbiamo perso il diritto di sciopero da parecchi anni, accettando la legge che limitava il diritto di sciopero per i piu’ svariati motivi (ordine pubblico, tutela del servizio pubblico, esigenze di servizio, etc.) e non potento piui’ esercitare il diritto di sciopero ad oltranza, i nostri scioperi non servono assolutamente a niente. Bisogna tornare al vecchio, alle barricate, per riconquistare quei diritti persi, unico modo per poter contrastare il potere assoluto dello stato.
Forza ragazzi facciamo qualcosa di concreto!!!
eliminare i finanzaimanti ai giornali di partito (se vendono ok
se non vendono chiudono come tutte le altre aziende). Buttare i disabili dalla rupe tarpea e a quelli che si salvano ridurre la pensione ,gli altri lasciarli in una fossa comune che si risparmiano i soldi del funerale. Ma Il primo ad esser buttato
sarà il sig, reguzzoni che ha detto che i disabili percepiscono laute pensioni. Ho un figlio disabile grave, farei a cambio con lui, io prendo i modesti suoi introiti lui si prende la lauta pensione, il figlio lo tengo io.
in 40 anni non ho mai sentito un sidacalista (da Lama, benvenuti ecc. a Bonanni , camusso e angeletti)) difendere gli statali in un programma tipo porta a porta o ballaro o con titoli a 9 colonne sui quotidiani: Vi ricordate Billè che diceva che i commercianti sono tutti onesti che fine ha fatto?
era il primo degli onesti. staremo 7 anni senza aumenti di stipendio e non lo sa nessuno. la crisi nel 2008 non c’era e dovevamo mantenere lo stesso tenore di vita,; poi usciremo dalla crisi prima e meglio degli altri, ma se la crisi non c’è, perchè dobbiamo uscirne? Mi fermo qui.
Il problema più grosso è che il sindacato che ci dovrebbe tutelare non esiste più, non è più compatto come una volta, si è capito che sta dalla parte del padrone. Vi rendete conto non si organizza più un vero sciopero,dico un sciopero lungo ed ad oltraza,un grande sciopero a livello nazionale di tutti i LAVORATORI dipendenti….pensate quanti ne siamo??? noi siamo una potenza che farebbe paura tutta l’Italia altro che commerc, e liberi professionisti che sono i veri evasori..
La storia ha origini vecchie… da una parte i dipendenti pubblici non sono ancora al punto di fare una protesta di questo tipo e dall’altra le leggi sullo sciopero, volute dalla CGIL in primis in anni non sospetti, non permettono alcuna forma di sciopero ad oltranza.
Occorre una rivolta fiscale di tutti i lavoratori e lavoratrici onesti. Se in massa non pagassimo più le tasse, dicendo al Governo e sindacati affini che devono andarseli a prendere dagli evasori fiscali, calcolando l’evasione dal 1990 in poi, nella media di 250miliardi di euro ogni anno, moltiplicateli per 20 anni e vedrete che cifra apparirà. Il resto sono chiacchiere.
Oppure, il governo cambi il sitema fiscale, applicando il sistema americano, dove ogni cittadino onesto scarichi dalla propria dichiarazione dei redditi tutti gli scontrini fiscali, come spesa produzione reddito, avremmo una entrata certa di almeno 30 miliardi. Includo anche per gli scudi fiscali del passato ad oggi, la Germania gli tassano il 30 % come penale e non il 5 % dell’ Italia. Metà degli Italiani evade, incluso gli stranieri in Italia( i cinesi e i russi a contatto con le mafie. Diamo la possibilità all’ autorevole Guardia di Finanza che con successo si è dedicata a trovare gli evasori fiscali, di immettere altre forze di polizia, quella dei Vigili Urbani, Polizia, e utilizzare l’Intelligence dei servizi segreti, fino a prova contraria, si tratta di attentare al Paese, frenando il suo sviluppo, il benessere e la qualità dei servizi, ed al centro, tutelare l’istituto della Famiglia, i giovani impediti di realizzare nuove famiglie, i bambini impediti di nascere, la terza età sopraffatta non autosufficiente che non trova un posto in RSA, vedi nella Regione Lazio, Il presidente Renata Polverini è stata costretta a chiudere alcune strutture accreditate per la lungo degenza degli anzia e non solo, Il velletri e il S, Lucia poli importanti, mentre gli evasori politici e non se la ridono. Prepare una manifestazione per il 15 settembre, la marcis degli onesti.
Hai perfettamente ragione, il problema è sempre lo stesso, per fare tutto ciò ci vuole una forte organizzazione sindacale, qualcuno che mette in moto tutto questo,scendere in piazza e rimanere fino a quanto non otterremo qualcosa di concreto. Tutti questi tagli ai piccoli lavoratori e alla classe media bassa, serve per farci indebolire ancora di più, arrivando alla fine che non avremo piu la forza di dialogare , dovendo pensare a tutti i problemi che cresceranno…vedendo il nostro stp assottigliarsi sempre di più.
P.s. un ultimo commento….le leggi sono state votate mentre eravamo “tutti al mare a mostrar le chia…chiare” (e’ il ritornello di una vecchia canzone romana) e nessuno pensava ad indignarsi ma a godersi le vacanze..(:-(:..adesso che le vacanze sono finite oooppsss…arrivano i calci nel di dietro…ma che sorpresa!
Anna,
Polemiche che lasciano il tempo che trovano…sono anni che andiamo avanti cosi’ tollerando che poco a poco i nostri governanti erodessero i nostri stipendi, le nostre pensioni i nostri piccoli guadagni, risparmi e quant’altro, e quando senti parlare la gente “comune” cioe’ che deve campare con quello che ci rimane, senti gli stessi esatti discorsi di anni fa’. Se non sapessimo come funziona il nostro sistema potremmo veramente chiederci come cio’ e’ possibile? Come abbiamo fatto a non scendere a milioni in piazza o rifiutato di votare dimostrando quanto poco stimiamo la nostra classe politica? Semplice, perche’ l’italiano medio (cioe’ noi) ha in qualche modo continuato a credere che “promettendo” il nostro voto a questa o quella fazione ne avremmo ricavato qualcosa, qualcosa sarebbe caduto dalla tavola “imbandita” anche per noi, perche’ e’ nei geni degli italiani pensare come ha commentato qualcun’altro “io tengo famiglia”. Che poi alla fine questa “famiglia” stenta a campare mentre quelli che noi votiamo continuano a sprecare denaro pubblico per alimentare chi gode di privilegi e chi ha potere perche’ ha denaro, non sembra che sia stato ancora interiorizzato sufficientemente. Quello che appare e’ solo la punta dell’Icerberg degli sprechi!!
Ho il sospetto, e non mi piace dirlo, che noi italiani non siamo capaci di “indignarci” nel vero senso della parole perche’ se cosi’ fosse, non staremmo qui a chiacchiarare ma per le strade a manifestare contro un governo che ,si ci meritiamo perche’lo abbiamo votato, ma che dovrebbe essere spazzato via come esempio di una finalmente acquisita “consapevolezza e indignazione” da parte della popolazione. Ma per provare indignazione c’e’ bisogno di possedere un senso della dignita’ ben chiaro ed un ancora piu’ profondo senso del benessere comune e mi pare che, se cosi’ fosse, non staremmo come stiamo…….cioe’ con le pezze al c…….
ho letto tutti i commenti…………….tutti belli e tutti giusti…..sommessamente vorrei fare una propostina….” perchè non si procede ad una riforma radicale del pubblico impiego creando ex nonvo un ” RUOLO UNICO NAZIONALE DEL PUBBLICO DIPENDENTE ? ” pensate che bello!!!niente piu’ disparita’ di trattamento e sopratutto eliminazione degli esuberi per alcune amministrazioni e reimpiego in altre bisognose….Chissà forse è una bestemmia….Vi immaginate che ” RIVOLUZIONE ” –fare dei veri censimenti degli oneri e delle necessità e poi agire di conseguenza…
PERCHE’ NESSUNO PARLA DEL SIGNORAGGIO????
L’ITALIA ESCA DALL’EURO E INIZI A STAMPARE LE PROPRIE BANCONOTE DI STATO SENZA DOVERLE CHIEDERE ALLE BANCHE PRIVATE (CHE STAMPANO SOLDI DAL NULLA) CHE POI PRETENDONO GLI INTERESSI (SU DENARO CHE NON HA CONTROVALORE IN ORO O ALTRO)
USCIAMO DAL SIGNORAGGIO E TUTTI I PROBLEMI QUI SOPRA NON SARANNO PIù TALI (NEANCHE GLI INIQUI STIPENDI DEI PARLAMENTARI)
Siamo tutti stanchi ed esasperati.
Presidi davanti ai ministeri? Troppo poco.
Presidi davanti al Parlamento, non un giorno……ma settimane intere!
Ma non siete voi che appoggiate, e avete appoggiato, le iniziative di questo governo insiemne a Cisl e Uil? di cosa vi lamentate? adesso volete salvare la faccia? ma ve la dovreste prima lavare insieme a quegli altri. Perchè non avete proclamato nemmeno un’ora di sciopero? Nessuno s’è accorto di voi e della vostra “protesta” tanto del rumore che avete fatto. Ci siete solo quando gli altri, leggi CGIL, scendono in campo. almeno abbiate un poco di pudore…. ogni tanto non guasta.
Se dire queste frasi le da giovamento faccia pure, ma dia una occhiata alle nostre posizioni e trovi anche solo un appoggio strumentale al governo. Ne troverà su siti di altri sindacati, compresa la CGIL quando gli andava tutto bene e aveva messo suoi dirigenti dappertutto.
Lo sciopero non si deve fare perchè è inefficace, non perchè si vuole difendere il governo. Questo lo sappiamo tutti per esperienza vissuta.
Ed è inefficace anche per la legislazione sul diritto di sciopero, voluta in primis dalla CGIL, che non permette lo sciopero bianco, lo sciopero a oltranza, etc etc…. ma solo lo sciopero di una giornate. E per fare la seconda giornata di sciopero occorre aspettare altri 15 gg.
In realtà in Italia lo sciopero è uno strumento politico in mano a chi ha i soldi per sostenerlo e peracquisire potere contrattuale, sempre a discapito dei lavoratori.
i politici dovrebbero governare senza percepire alcun stipendio, secondo il mio punto di vista dovrebbero governare ad uso volontariato vedrai che fuggi fuggi, e allora si che vedremo persone ONESTE a governare.
anna
auguro a tutti i colleghi di poter percepire la tredicesima quest’anno, cerchiamo di essere positivi e ce la possiamo fare.
Abbiamo già dato, ridato, ridato ancora, eccetera, eccetera. Ma non solo abbiamo ridato: si dà anche il caso che abbiamo subito anche lo scippo dell’indennità ‘pseudo P.S.’, del vattelappesca per mille su tutti i conti di deposito (c/c, libretti di deposito, eccetera sia in banca che alla posta) agli inizi degli anni 90 (era già l’iniziazione della privatizzazione). Ma ci dimentichiamo poi che il buon ‘santo’ Craxi ci ha bloccato sia gli scatti di anzianità, e quindi anche (per tutti i lavoratori di ogni categoria)l’indennità di contingenza (per noi l’indennità integrativa speciale). E gli ispiratori del DPR 340/82 che già dagli inizi si può dire che ci potevano essere delle note di privatizzazione già in tempi di ‘pubblicità’ del pubblici dipendenti … i successivi contratti e gli aumenti che abbiamo avuto dalla fine degli anni ’90 ad oggi? Sì, sì, decisamenti aumenti ‘da fame’ come qualcuno ha già menzionato precedentemente. Ma ‘LORO’, non solo gli stipendi, ma anche gli aumenti se li fanno su misura, ‘sti figli di, ahem … sante donne. Basta, basta e poi basta. Andiamo davanti a Montecitorio e Palazzo Madama e facciamoci vedere decisamente (se lo posso dire) incazzati.
Una volta uno disse: “Ognuno ha il governo che si merita” e io aggiungo: “che ognuno ha lo Stato che si merita”!
Quì si parla, si parla e si riparla e qualche volta si straparla pure. E’ questo il problema di questa Italia ….. Siamo incapaci ad organizzare una vera e seria “rivoluzione”, D’altronde …. teniamo tutti famiglia.
Ma, ah già, dimenticavo ….. tra un po’ ricomincia il calcio e l’anno prossimo tutti impegnati a tifare Italia alle Olimpiadi!!!! E chi se ne importa se poi ci tolgono soldi dalla busta paga, se non ci danno la tredicesima, se veniamo ogni giorno oltraggiati moralmente, ma vuoi mettere le emozioni che ti da la Pellegrini (tanto per citarne una) con il non prendere la tredicesima?
E allora ……..W L’Italia!!!!!!!!
Giustissimo quello che avete detto. non devono toccare la tredicesima, quella ci rimane per sopperire ai debiti che unn dipendente pubblico e’ costretto ad accedere in quanto con lo stipendio veramente non si arriva alla 2 settimana.
provassero loro a vivere con i nostri stipendi.
Il vero modo, secondo me, di recuperare gli sprechi di denaro pubblico è una seria riforma della PA. Che non è certamente quella di Brunetta, la cd riforma dei sensi di colpa del lavoratore.
Se la PA lavorasse istituzionalmente bene e seriamente:
– non avrebbe ingerenze politiche;
– costituirebbe un substrato professionale di vero supporto allo Stato e ai suoi Organi;
– eviterebbe la corruzione, gli imbrogli e le spese inutili collettive.
Gli sprechi non sono solo le auto blu o gli studi di “pelle umana” dei direttori generali. E’ anche l’uso quotidiano errato delle professionalità, delle infrastrutture (telefoni, computer, fotocopiatrici, ecc.), dei collaboratori esterni o esperti (di non si sa che cosa).
In sostanza questa è una favola: una seria riforma della PA non può far comodo a nessuno: ai politici, a coloro che sono diventati dirigenti prima di noi, a coloro che hanno già trovato una dimensione da parassiti (esperti, lavoratori di ditte in outsourcing) e, perchè, no, anche a coloro che fanno talune attività sindacali contrabbandanole per azioni di difesa del lavoro e dei lavoratori.
Insomma, quel famoso detto: A CIASCUNO IL SUO MESTIERE, in Italia non vale da nessuna parte. Perchè, dovunque, ognuno fa un mestiere diverso da quello per il quale ha scelto di lavorare.
giustissimo!!! eliminare gli enti sovracomunali le c.d. province ma, vi rendete conto quali sono gli enti che mangiano una grossa percentuale del pubblico denaro? secondo me sono quei 2o parlamenti in giro per l’Italia, i quali contestualmente alla loro creazione è lievitato in modo esponenziale il DEBITO PUBBLICO: LE REGIONI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
io sarei del parere,che ai nostri politici che ci governano, venisse dato lo stipendio, che prende un pubblico dipendente. per far capire l’oro, da chi bisogna comiciare con i tagli, visto che l’oro con cinque anni di legislatura, anno una pensione a vita , cinque volte superiore al nostro reddito annuo, comunque se continuamo di questo passo succedera di sicuro qualche rivoluzione, perche gli italiani non possono piu vivere, anche un pensionato con 700 euro al mese, deve mangiare alla caritas ,per arrivare a fine mese, vergognatevi, chi fa il nababbo,sulle nostre spalle, e chi il mendicante, con tanti anni di lavoro, e una pensione da fame, fatevi un esame di coscenza e vediamo chi ha ragione.
Sul discorso dei permessi, distacchi e finanziamenti, direi che comunque il Sindacato da un servizio.
La politica, li prendi per servirsene e stop.
E ci risiamo…. bisogna fare tagli x salvare la baracca… e a chi si fanno fare ??!!
E’ ovvio, ai fessi che non possono difendersi o quasi:
– vedove (pensioni di reversibilità)
– disabili (accompagnamento)
– lavoratori dipendenti vari (innalzamento età, sistema contributivo…, speranza di vita (cioè: da vecchio “aja muri’ e fame e pure presto …”))
– compratori onesti (leggi aumento IVA)
– pubblico impiego (niente tredicesime se i dirigenti sono spendaccioni…?!?)
– precari (tanto non contano un…..)
– giovani (quelli rimasti…)
E I VERI RESPONSABILI DELLO SFASCIO ITALIANO ?
QUELLI CHE HANNO PRODOTTO QUESTO CASINO NEGLI ANNI CON MIGLIAIA E MIGLIAIA DI LEGGI A CAVOLO A USO E CONSUMO PROPRIO E DEI PROPRI “CLIENTES”’? QUELLI CHE HANNO FATTO ESPLODERE IL DEBITO PUBBLICO X MOTIVI DI OPPORTUNISMO POLITICO E BARATO SU CIFRE E INDICATORI VARI?
Eccovi allora una bella contromanovra x farli fare a loro i risparmi (siamo o non un paese povero che non può permettersi ….bla bla bla….):
– eliminazione di agevolazioni e incentivi alle imprese che non hanno prodotto posti di lavoro stabili negli ultimi due anni
– ritiro delle licenze o barriere doganali per chi produce in Cina (per dirne una) a costi cinesi e vende (e ricava) in Italia a prezzi Italiani
– dimezzamento dei parlamentari (tanto le decisioni le pigliano già in pochi – oltre al solito gruppetto di opportunisti …)
– taglio delle retribuzioni dei parlamentari e adeguamento alla media europea – eliminazione delle agevolazioni (leggi treno, posta gratis ecc.)
– pensione dei parlamentari solo su base contributiva ed erogazione a 65 anni !
– eliminazione di province e consigli circoscrizionali
– consigli regionali formati direttamente dai sindaci eletti (e NON con gente eletta apposta…)
– senato formato direttamente dai presidenti di regione e dai sindaci eletti nei centri con più di 500.000 abitanti (SENZA ulteriori eletti…)
– tetto massimo per le pensioni statali pari a 10 volte la pensione minima sociale
– divieto di tutti i doppi incarichi per i dirigenti statali (specie quelli da pensionati…)
– auto blu solo ai dirigenti generali con incarichi “sensibili” e ai giudici che lavorano su inchieste di terrorismo o mafia
– sequestro dei beni alle aziende di importo pari ai patrimoni aziendali illecitamente esportati all’estero
– riduzione a una sola delle reti RAI
– abolizione di tutti i contributi pubblici ai partiti sotto qualsiasi forma
– delegificazione massiccia (con relativi risparmi “strutturali”) specie nel settore fiscale (possibile che se uno le imposte le vuole versare deve pure ammattire sui modelli del Ministero dell’Economia??)
– semplificazione amministrativa (a proposito…! non avevamo un ministro per la semplificazione…? mi pare fosse un tizio che va in giro in parlamento con le braghette arancioni….)
– eliminazione della magistratura contabile (tanto non si recupera gran che…) e di quella amministrativa (autotela sotto-casta…) e loro accorpamento in quella civile
– accorpamento del voto nelle tornate elettorali !
– riduzione al minimo di convegni, tavoli esplorativi, missioni “commerciali”, sponsorizzazioni, patrocini….!!!
– abolizione dei contributi ai giornali
– revisione del sistema di appalti pubblici
– liberalizzazione completa del mercato delle Public Utilities
– pagamento diretto delle quote di tassazione x i servizi pubblici principali (es: chi non ha la ricevuta dei versamenti fatti x la sanità non ottiene i servizi sanitari pubblici ecc.)
Visto come si può fare a risparmiare ? Il denaro pubblico è un sacco di grano con due buchi: evasione fiscale e costi della “politica”, e mi fermo qui ….
Per Antonio:
vorrei aggiungere due punti alla lista della contromanovra proposta che approvo e appoggio:
– Tutti quelli che hanno gli alloggi di servizio gratis comincino a pagare almeno le spese di manutenzione ordinaria.
– Ridurre le missioni all’estero è le ingenti diarie.
Era ora che qualcuno se ne accorgesse di quanti soldi si prendono i nostri politici e che soprattutto si faccia qualche cosa per eliminare questi sèrechi Questi signori dovrebbero percepire lo stesso stipendio che prendevano quando svolgevano la loro professione niente di più. Vedrai che con i soldi risparmiati la crisi in Italia non esisterà più. Il problema non sono i Pubblici Dipendenti (naturalmente coloro che percepiscono uno stipendio poco più di €. 1200,00) o le pensioni. IL PROBLEMA SONO GLI STIPENDI E TUTTO CIO’ CHE SEGUE AI NOSTRI POLITICI CHE CI GOVERNANO.
Beh, visto che ci siamo potremmo eliminare anche il finanziamento pubblico ai sindacati
Condivido pienamente, ma eliminiamo anche i finanziamenti ai giornali
Ma i sindacati non hanno finanziamenti pubblici diretti.
Se allude a patronati e caf, beh sono lavori che lo stato non fa e paga il sindacato per farli, se parla dei distacchi e dei permessi sindacali con noi sfonda una porta aperta.
Non ne fruiamo da anni e andiamo avanti lo stesso quindi ci piacerebbe che li togliessero anche agli altri.
Sono d’accordo, azzeriamo permessi e distacchi.